A Ecomondo, il Centro di Coordinamento RAEE ha presentato i dati relativi alla raccolta differenziata di rifiuti elettronici raccolti da gennaio a settembre di quest’anno. I risultati sono ottimi: le categorie R2, R4 e R5 sono cresciute in doppia cifra
Da gennaio a settembre di quest’anno, la raccolta differenziata dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) ha fatto registrare un incremento del +14% sul dato 2015, con un quantitativo complessivo di 210.930 chilogrammi. Già l’anno scorso si era riscontrato un aumento del +8%, ma quest’anno i risultati sono ancora più rilevanti, anche considerando le diverse categorie: +35% per R2 (grandi elettrodomestici, quali forni e lavastoviglie), +18% per R4 (piccoli elettrodomestici, per esempio telefoni cellulari e frullatori) e +22% per R5 (sorgenti luminose). Ha una crescita inferiore, ma comunque buona il raggruppamento R1 (freddo e clima), con un aumento pari al +8%. L’unico calo è stato riscontrato nella R3 (Tv e monitor), con un -2%.
Il Centro di Coordinamento RAEE ha presentato anche la situazione dei 957 impianti per il trattamento dei rifiuti elettronici attivi in Italia, dei quali 769 si trovano nelle zone del Nord Ovest e del Nord Est, 149 al Centro e 139 al Sud e nelle isole.
In materia di recupero dei rifiuti elettronici, l’Unione Europea ha fissato alcuni obiettivi all’interno della direttiva 2012/19/UE sulla salvaguardia e sul miglioramento della qualità dell’aria. L’anno scorso il nostro Paese ha ottenuto un tasso di trattato del 36% per i RAEE domestici; l’obiettivo dell’UE prevede invece il ritorno del 45% della media dell’immesso del triennio precedente entro il 2016 e del 65% entro il 2019.
A Ecomondo Giancarlo Dezio, Presidente del Centro di Coordinamento RAEE, ha ricordato che a partire dal 14 novembre diventa operativo l’Accordo di Programma sul trattamento dei RAEE domestici firmato dal Centro di Coordinamento e dalle Associazioni di categoria ASSORAEE, ASSORECUPERI e ASSOFERMET. Dezio ha così commentato l’accordo: “La condivisione di comuni aspettative per un innalzamento a livello qualitativo del trattamento dei RAEE, unito a una sempre maggior qualità dei materiali che vengono recuperati, sono stati alla base dell’impostazione del nuovo Accordo, che prevede anche una nuova e più impegnativa fase di accreditamento. Lo sforzo ingente profuso dal Centro di Coordinamento RAEE e da tutti coloro che hanno collaborato per rendere operativo questo sistema merita il nostro riconoscimento e rappresenta un punto di partenza virtuoso in vista dei prossimi obiettivi europei”.