Il 78° Congresso ATI – Associazione Termotecnica Italiana è in programma il 14 e 15 settembre 2023 con il tema generale “Transizione energetica: ricerca e innovazione per l’industria, le comunità, il territorio”.
Il Congresso Nazionale ATI, da oltre settant’anni si pone come momento di confronto tra esperti del mondo accademico e industriale, rappresentanti delle istituzioni, progettisti e ricercatori.
L’evento è il punto di incontro dei docenti e dei ricercatori afferenti ai settori scientifico-disciplinari ING-IND/08 e ING-IND/09 di “Macchine e Sistemi Energetici”, nonché ING-IND/10 e ING-IND/11 di “Fisica Tecnica” e di tutti i rappresentanti delle realtà industriali e produttive che operano nel settore dell’energia e delle macchine destinate alla sua conversione.
Il Congresso è un importante punto di riferimento nazionale e per il 2023 ATI ha deciso di organizzarlo a Carpi, riportandolo in Emilia-Romagna dopo quattro anni. Assolutamente centrato sulle problematiche più attuali il tema generale scelto quest’anno dalla Presidenza ATI, ovvero “Transizione Energetica: ricerca e innovazione per l’Industria, le Comunità e il Territorio”, attorno al quale si svilupperanno le importanti sessioni congressuali.
L’energia è protagonista di una delle sfide globali più importanti dei prossimi anni e la transizione verso un nuovo modello energetico rappresenta una grande opportunità per tutti gli attori della nostra società.
Il Congresso ATI è l’occasione per conoscere gli scenari attuali e le prospettive, oltre che un momento di confronto e di diffusione della cultura ingegneristica nei settori strategici dell’energia e dell’ambiente, con il focus rivolto alla ricerca e al ruolo dell’innovazione tecnologica quale vettore per coniugare sostenibilità e competitività per l’industria, le comunità e il territorio.
E le tematiche del Congresso sono fortemente intrecciate e collegate con la sede scelta: il nuovo Polo Tecnologico Universitario di Carpi del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” – Università di Modena e Reggio Emilia, che ha come obiettivi la promozione dell’innovazione, lo sviluppo e la valorizzazione delle competenze sul territorio.
Queste le parole del Presidente ATI Nazionale – Prof. Livio De Santoli: “Con il Green New Deal, l’Europa si è dotata di una normativa sul clima per conseguire la riduzione delle emissioni di almeno il 55% entro il 2030 attraverso un pacchetto composto da diverse azioni per il raggiungimento di obiettivi vincolanti. In termini di efficienza al 2030 è necessario raggiungere la riduzione dei consumi primari di energia del 39% e dei consumi finali del 36%. Nell’energia si punta a raddoppiare la quota attuale di rinnovabili per arrivare al 2030 a coprire il 40% dei consumi finali.
Con il piano REPowerEU la Commissione europea ha incrementato la portata dell’obiettivo fino al 45%. Il programma europeo “RePowerEU” prevede una domanda di 35 miliardi di metri cubi di biometano e 20 milioni di tonnellate (circa 70 miliardi di metri cubi equivalenti) di idrogeno pulito in Europa entro il 2030; queste due soluzioni, messe insieme, rappresentano circa il 25% dell’attuale mercato del gas naturale dell’Ue.
Il nostro Paese dovrà aggiornare il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima secondo le indicazioni di Bruxelles che – con la pubblicazione delle recenti linee guida – ha richiesto entro la prossima estate agli Stati membri di indicare metodi e strumenti per accelerare la transizione verde verso la neutralità climatica e rafforzare la resilienza del sistema energetico in linea con la legge sul clima, con il pacchetto FitFor55 e con REPowerEU.
Infine, nel PNIEC dovrà essere contenuto un piano industriale capace di stimolare l’offerta da parte di aziende italiane verso una transizione giusta e la creazione di 500.000 posti di lavoro da qui al 2030. Tutti argomenti che devono essere supportati dalla nostra Associazione, in grado di combinare la presenza dell’industria, del mondo accademico e di quello delle professioni coinvolte in questo ambizioso programma”.
Questa invece la dichiarazione del Prof. Giuseppe Cantore – Presidente ATI Emilia-Romagna e Presidente Comitato organizzatore: “Dopo 4 anni, la sezione Emilia-Romagna dell’ATI, che ho l’onore di presiedere, torna ad organizzare il congresso nazionale presso l’Ateneo di Modena e Reggio Emilia. Questa volta, però, la sede congressuale ospitante è quella di Carpi, storica cittadina della provincia di Modena a forte connotazione industriale.
A Carpi è infatti stato istituito di recente un innovativo corso di laurea magistrale in ingegneria, appartenente alla classe delle lauree magistrali in ingegneria meccanica, il cui manifesto degli studi presenta un’importante connotazione energetica e che sarà attivato appunto a settembre di quest’anno. É appunto sulle problematiche energetiche, industriali e civili, che si cercherà di richiamare l’attenzione dei ricercatori perché portino il loro fondamentale contributo di studiosi su questi temi di grande attualità e oggi sempre più complessi da affrontare.
In questi 4 anni è scorsa molta acqua sotto i ponti, tanta, troppa (Covid, guerra in Ucraina, crisi energetica). Vogliamo e dobbiamo risollevarci: la ricerca scientifica e la cultura in generale non possono non svolgere il loro ruolo trainante che deve essere la vera ed unica base perché la classe dirigente politica attui le scelte normative giuste! L’augurio mio personale e la speranza vanno a tutti quei giovani ricercatori che vogliono portare il loro contributo allo sviluppo delle tecnologie più idonee ad individuare quanto meno la strada giusta da percorrere per migliorare la qualità della vita e concedere a tutti spazi maggiori di libertà”.
La prima giornata del Congresso si aprirà il 14 settembre con la sessione inaugurale e vedrà la partecipazione del mondo industriale, della ricerca e dei maggiori player dell’energia italiana.
Il 14 e 15 settembre sarà possibile toccare con mano quanti sforzi il mondo della ricerca, dell’industria e dell’università stiano compiendo, grazie alla presentazione di tutti i lavori proposti (suddivisi come sempre per argomento).