BASF lancia una nuova gamma di additivi che migliorano la qualità del materiale poliolefinico post-consumo e post uso industriale per consentire il riutilizzo della plastica riciclata in applicazioni rigide, flessibili e di stampaggio
Per rispondere agli stringenti requisiti normativi in materia di riduzione dei rifiuti plastici ed alle crescenti preoccupazioni dei consumatori in tal senso, l’industria della plastica è costantemente alla ricerca di soluzioni che permettano di incorporare nelle principali applicazioni finali un più elevato contenuto di materiale polimerico riciclato.
In questo scenario, una delle principali sfide riguarda la qualità del materiale finale, ovvero come minimizzare le carenze qualitative dei polimeri derivati dal processo di riciclo, imputabili allo stress termico e meccanico del processo.
La plastica riciclata, infatti, spesso contiene impurità e sostanze contaminanti che rischiano di accelerare la degradazione del polimero, modificando le proprietà del materiale finale. Per chi si occupa di riciclo e trasformazione delle plastiche, la presenza di impurità e contaminanti determina problemi a livello qualitativo e prestazionale riscontrabili durante la fase di lavorazione del materiale riciclato.
Gli additivi che migliorano le proprietà della plastica riciclata possono, quindi, offrire una soluzione a questa sfida. Tra gli ultimi ritrovati in questo campo si inserisce IrgaCycle™ di BASF, una nuova famiglia di additivi pensata appunto per favorire il riciclo meccanico della plastica. Questa gamma va ad accrescere il portafoglio di soluzioni che BASF propone sotto il brand VALERAS, il marchio di additivi plastici che contribuiscono in maniera sensibile alla sostenibilità delle applicazioni plastiche migliorando la durabilità, riducendo gli sprechi, facendo risparmiare energia, riducendo le emissioni e promuovendo la biodiversità.
La gamma IrgaCycle include additivi che contribuiscono ad aumentare la percentuale di contenuto riciclato in diverse applicazioni finali che attengono a settori come packaging, mobilità ed edilizia. Si tratta di soluzioni che risolvono in maniera puntuale i difetti delle resine riciclate come la ridotta lavorabilità, la scarsa stabilità termica sul lungo termine e un’insufficiente protezione dagli agenti atmosferici. Un vantaggio specifico di queste miscele consiste inoltre nel fatto di essere pronte all’uso e semplici da applicare durante le diverse fasi di riciclo. La forma in granulato è caratterizzata da un dosaggio facile e sicuro durante la conversione o la composizione del materiale di recupero.
Questo primo lancio, a cui presto si aggiungeranno nuove formulazioni, include:
- IrgaCycle PS 030 G che migliora la stabilità termica a lungo termine in applicazioni rigide, principalmente per HDPE, poliolefine e polimeri misti riciclati.
- IrgaCycle PS 031 G che migliora la lavorazione e la stabilità termica a lungo termine di LDPE e LLDPE riciclati per l’incorporazione in film e relative applicazioni destinate ad imballaggi flessibili.
- IrgaCycle PS 032 G che fornisce stabilità di lavorazione e protezione termica a lungo termine per PP e miscele di poliolefine riciclati contenenti impurità.
- IrgaCycle UV 033 DD che coniuga una maggiore resistenza agli agenti atmosferici e una accresciuta stabilità termica e di lavorazione per miscele di HDPE e PP rigenerate destinate ad un riutilizzo in prodotti per esterni.
- IrgaCycle XT 034 DD che migliora la lavorazione, conferisce stabilità al calore a lungo termine e contribuisce a neutralizzare le impurità della “prima vita” della plastica migliorando, al contempo le proprietà meccaniche dei riciclati poliolefinici.
“Prevediamo che, da qui al 2030, grazie alle tecnologie disponibili e alla tendenza delle nuove normative, i volumi di plastica prodotti da riciclo meccanico possano quasi triplicare, crescendo di circa il +10% l’anno”, ha commentato Thomas Kloster, Presidente della divisione Performance Chemicals di BASF. “Con IrgaCycle, proseguiamo il graduale ampliamento del nostro portafoglio di prodotti e soluzioni a supporto di una economia circolare delle materie plastiche”.