AstraZeneca acquisisce Fusion Pharmaceuticals, accelerando lo sviluppo di radiofarmaci di nuova generazione

21 Marzo 2024
astrazeneca acquisisce fusion pharmaceuticals

L’accordo da 2,4 miliardi di dollari comprende un radioconiugato in fase clinica a base di attinio per il cancro alla prostata, una pipeline di radioconiugati e impianti di R&S e produzione all’avanguardia.

 

AstraZeneca ha stipulato un accordo definitivo per l’acquisizione di Fusion Pharmaceuticals Inc., azienda biofarmaceutica in fase clinica che sviluppa radioconiugati (RC) di nuova generazione.

L’acquisizione segna un importante passo avanti nella realizzazione dell’ambizione di AstraZeneca di trasformare il trattamento del cancro e i risultati per i pazienti, sostituendo i regimi tradizionali come la chemioterapia e la radioterapia con trattamenti più miratiNegli ultimi anni le RC sono emerse come una modalità promettente nel trattamento del cancro.

 

Questi farmaci forniscono un isotopo radioattivo direttamente alle cellule tumorali grazie a un targeting preciso che utilizza molecole come anticorpi, peptidi o piccole molecole. Questo approccio presenta molti vantaggi potenziali rispetto alla radioterapia tradizionale, tra cui la riduzione al minimo dei danni alle cellule sane e la possibilità di accedere a tumori non raggiungibili con le radiazioni a fascio esterno.

Questa acquisizione completa il portafoglio di AstraZeneca, leader nel settore oncologico, con l’aggiunta della pipeline di RC di Fusion Pharmaceuticals, tra cui il programma più avanzato dell’azienda, FPI-2265, un nuovo potenziale trattamento per i pazienti affetti da carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione (mCRPC). FPI-2265 ha come bersaglio l’antigene di membrana specifico per la prostata (PSMA), una proteina altamente espressa nel mCRPC, ed è attualmente in fase 2 di sperimentazione.

L’accordo apporta ad AstraZeneca nuove competenze e capacità pionieristiche di R&S, produzione e catena di fornitura di RC a base di attinio. Inoltre, rafforza la presenza e l’impegno dell’azienda in Canada.

John Valliant, PhD, Amministratore Delegato di Fusion, ha dichiarato: “Questa acquisizione combina l’esperienza e le capacità di Fusion nel campo dei radioconiugati, comprese le nostre attività di ricerca e sviluppo di radiofarmaci leader nel settore, la pipeline, la produzione e la catena di fornitura di attinio-225, con la leadership di AstraZeneca nel campo delle piccole molecole e dell’ingegneria biologica per sviluppare nuovi radioconiugati. Espandendo la nostra attuale collaborazione con AstraZeneca, in cui abbiamo fatto avanzare FPI-2068, un radioconiugato mirato all’EGFR-cMET in studi clinici di Fase I, abbiamo l’opportunità unica di accelerare lo sviluppo di radioconiugati di nuova generazione con l’obiettivo di trasformare i risultati dei pazienti.”

Susan Galbraith, Executive Vice President, Oncology R&D, AstraZeneca, ha dichiarato: “Tra il trenta e il cinquanta per cento dei pazienti affetti da cancro oggi riceve la radioterapia in qualche momento del trattamento e l’acquisizione di Fusion rafforza la nostra ambizione di trasformare questo aspetto della cura con radioconiugati di nuova generazione. Insieme a Fusion, abbiamo l’opportunità di accelerare lo sviluppo di FPI-2265 come potenziale nuovo trattamento per il cancro alla prostata e di sfruttare la loro innovativa piattaforma basata sull’attinio per sviluppare radioconiugati come regimi fondamentali.

Il Presidente e Chief Business Officer di Fusion Pharmaceuticals, Mohit Rawat, ha dichiarato: “Fusion si è differenziata nello spazio in crescita dei radioconiugati mettendo insieme un team leader del settore con una profonda esperienza e un’infrastruttura per sostenere l’introduzione di queste terapie tanto necessarie per i pazienti oncologici. Insieme non vediamo l’ora di sviluppare il nostro lavoro per influenzare il panorama della terapia del cancro. L’approfondimento della collaborazione con AstraZeneca rappresenta un’opportunità entusiasmante per il team di Fusion“.

Fusion diventerà una consociata interamente controllata da AstraZeneca e continuerà ad operare in Canada e negli Stati Uniti.

 

 

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