I sistemi di tubi a parete sottile in PVC trasparente, sviluppati da GF Piping Systems per i reattori a forma tubo, assicurano un livello ottimale di permeabilità alla luce e una resistenza efficace ai raggi UV
Secondo molti ricercatori del settore energetico, le alghe potrebbero diventare nel prossimo futuro una materia prima fondamentale. Ne esistono 40mila tipologie differenti, tutte ricche di sostanze importanti, come acidi grassi, zucchero, grassi omega3, amido e olio. Ma una loro caratteristica le rende una materia preziosissima: possono essere trasformate in biomassa e biocarburanti.
Gli organismi monocellulari simili a piante legano CO2 nel corso del processo di sviluppo: tale fonte di energia è neutrale dal punto di vista dell’anidride carbonica, a differenza invece dei metodi comunemente utilizzati per la produzione di energia. Attualmente una parte della ricerca scientifica sta concentrando l’attenzione sullo studio di alcuni processi per il collegamento di bioreattori alle centrali elettriche; un’innovazione che porterebbe a un taglio delle emissioni di anidride carbonica e contemporaneamente alla produzione di biomassa.
I sistemi di tubi a parete sottile in PVC trasparente, sviluppati da GF Piping Systems per i reattori a forma tubo, assicurano un livello ottimale di permeabilità alla luce e una resistenza efficace ai raggi UV. Nei tubi che utilizzano questo materiale plastico, passa luce sufficiente per attivare e accelerare la fotosintesi delle microalghe, fondamentale per produrre biomassa.
Con questi prodotti, Gf Piping Systems ha contribuito alla buona riuscita di questo progetto di studio, in collaborazione con gli altri soggetti partecipanti, quali l’azienda olandese LGEM, l’Università Tecnica Wildau a Berlino, la Texas University di Austin e AlgEternal, un’impresa tecnologica statunitense. Gli ingegneri e gli scienziati che hanno preso parte allo studio internazionale hanno infatti lanciato sul mercato il primo bioreattore per la coltivazione delle alghe.