In base al Centro per il controllo delle malattie (CDC) degli Stati Uniti, il COVID-19 richiede la decontaminazione mediante procedure standard.
Secondo la guida provvisoria dell’Organizzazione Mondiale della Sanità relativa alla biosicurezza dei laboratori, per le procedure di disinfezione per il COVID-19 si consiglia l’impiego di “Disinfettanti appropriati con comprovata attività contro i virus con involucro, ad es. ipoclorito (candeggina), alcool, perossido di idrogeno, composti di ammonio quaternario e composti fenolici”.
I recenti interventi di biodecontaminazione eseguiti da Cleamix Oy presso il Center for Disease Control (KCDC) coreano, hanno corroborato questo approccio e, all’inizio del 2020 durante la fase di diffusione del Coronavirus, l’azienda ha eseguito le bio-decontaminazioni utilizzando perossido di idrogeno vaporizzato. Le unità di biodecontaminazione Cleamix sono generatori portatili di perossido di idrogeno vaporizzato altamente efficienti. Per controllare automaticamente la produzione di vapore durante la biodecontaminazione, i generatori utilizzano le sonde Vaisala della serie HPP270. Le sonde forniscono anche dati di monitoraggio stabili e accurati che consentono agli operatori di osservare le condizioni di processo in tempo reale.
Misura della concentrazione in linea di H2O2: efficace, efficiente
“Durante il processo di biodecontaminazione, le sonde HPP270 hanno mostrato che la concentrazione di H2O2 aumentava in modo abbastanza rapido“, afferma Wilska. “Il tempo medio del trattamento per area segmentata è stato di settantacinque minuti, più il tempo di aerazione. L’aerazione è stata molto rapida in quanto è stato possibile accendere l’aria condizionata al termine di ogni trattamento. Il processo è stato convalidato da indicatori biologici poiché ha ottenuto una capacità di killing pari a 6 log“.