Come raggiungere l’indipendenza energetica in Italia secondo Simplifhy

17 Ottobre 2022
Come raggiungere l’indipendenza energetica in Italia secondo Simplifhy

Il tema della transizione energetica è ogni giorno sempre più al centro del dibattito pubblico e l’idrogeno verde riveste un ruolo di primo piano nel raggiungimento dell’indipendenza energetica in Italia e nel mondo.

 

La necessità di autosufficienza energetica, il calo dei costi delle energie rinnovabili unitamente al recente sensibile incremento di quelli del gas, e l’urgenza di ridurre le emissioni di gas serra portano a considerare sempre più interessanti le enormi potenzialità di questo elemento naturale.

 

Utilizzare l’idrogeno verde come vettore energetico permette di ridisegnare l’assetto relazionale fra Stati e popoli e sviluppare le condizioni per raggiungere l’autonomia energetica. L’Italia ad oggi è tra le prime nazioni europee per consumi e importazioni di energia, questo significa da un lato essere a rischio di continui rincari economici e dall’altro vuol dire non avere il controllo sulle fonti energetiche che alimentano il Paese.

Il Ministero della Transizione Ecologica ha comunicato che nel 2021 l’Italia ha consumato circa 73 miliardi di metri cubi di gas, di questi, 29 miliardi proviene dalla Russia. Per cui, se il Governo russo decidesse di interrompere le forniture di gas, l’Italia perderebbe quasi la metà delle sue importazioni.

In generale, l’idrogeno rappresenta una risorsa straordinaria per l’autosufficienza energetica di una nazione e per ridurre le emissioni di CO₂ soprattutto in ambiti come il trasporto, l’industria e il riscaldamento.

Utilizzare l’idrogeno come vettore energetico nella mobilità, ad esempio, è la migliore soluzione di decarbonizzazione per i trasporti pesanti. Grazie ad una densità di energia per unità di peso superiore a quella di qualunque altro combustibile, l’idrogeno consente di realizzare veicoli a Fuel Cell che garantiscono un’autonomia doppia rispetto a quella dei veicoli elettrici a batteria, e tempi di rifornimento simili a quelli dei tradizionali mezzi diesel.

L’indipendenza energetica di una nazione passa anche dall’utilizzo dell’idrogeno in ambito industriale. Questo elemento, infatti, può essere utilizzato per decarbonizzare i settori a più alta intensità di emissioni di CO₂. Ad esempio, permette di integrare o sostituire l’uso di combustibili fossili per generare calore ad alte temperature e di ridurre le emissioni inquinanti. Inoltre, l’idrogeno verde può essere impiegato in sostituzione di quello prodotto a partire dal gas naturale nei vari processi industriali che fanno uso diretto di questo elemento, con il risultato di eliminare le emissioni inquinanti alla produzione.

Infine, l’utilizzo dell’idrogeno come vettore energetico per il riscaldamento rappresenta la soluzione per ridurre le emissioni nei consumi di energia termica, in particolare nelle regioni con un clima più freddo. Ad oggi, infatti, buona parte del riscaldamento domestico in Italia è legato all’utilizzo di gas di origine fossile, con impatti ambientali rilevanti che l’idrogeno potrebbe azzerare. Senza contare che, grazie alla possibilità di stoccaggio, l’idrogeno può essere conservato a lungo e riesce a garantire l’indipendenza energetica anche in luoghi remoti.

 

In questo contesto, nasce e si sviluppa Simplifhy; un solution provider italiano che offre soluzioni per la decarbonizzazione dell’industria attraverso l’impiego di tecnologie per la produzione e l’utilizzo dell’idrogeno come vettore energetico e come carburante alternativo.

Nello specifico, Simplifhy propone una serie di prodotti, completamente personalizzabili, in grado di produrre idrogeno per mezzo dell’elettrolisi, conservarlo anche in zone remote, ed eventualmente reimpiegarlo per la produzione di energia elettrica.

In particolare, tra le proposte si evidenziano quattro soluzioni:

HYPER-GEN, il sistema integrato per la produzione di energia elettrica che permette di utilizzare solo fonti rinnovabili e che garantisce l’indipendenza energetica in siti remoti o senza possibilità di accedere alla rete elettrica.

H2-BASIC, il sistema integrato per la produzione e lo stoccaggio dell’idrogeno, ideale all’interno dei processi industriali di piccole e grandi aziende che già prevedono l’utilizzo di questo elemento.

H2-OXY, il sistema integrato per la produzione e lo stoccaggio di idrogeno che può essere utilizzato per migliorare l’efficienza produttiva ed energetica delle applicazioni, grazie al recupero dell’ossigeno generato nel processo di elettrolisi.

H2-POWER, il sistema integrato per la produzione, lo stoccaggio, ed il successivo impiego dell’idrogeno per generare energia elettrica, che permette di conservare la propria produzione di energia proveniente da fonti rinnovabili per lunghi periodi e aumentare l’indipendenza energetica.

 

 

Scheda azienda

© Riproduzione riservata

ARTICOLI CORRELATI

precursor

Nucleare, da ENEA e newcleo il primo ‘simulatore’ di reattore di quarta generazione

Il prototipo, sviluppato presso il Centro di Ricerche ENEA di Brasimone, aprirà la strada al primo reattore veloce raffreddato al...

TSR

Analisi di Riflessione Solare Totale (TSR) secondo ASTM E903-20

Nel webinar di mercoledì 20 novembre verrà spiegato come si ottiene il valore di TSR e verrà mostrato l'utilizzo dello...

batterie al potassio politecnico di torino

Al Politecnico di Torino nasce la ricerca applicata sulle nuove batterie al potassio, prodotte in modo sostenibile

L’Ateneo riceve 1,88 milioni di euro dal MUR per l’attuazione del primo progetto del Fondo FISA per la sperimentazione e...

Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano in data 07.02.2017 al n. 60 Editrice Industriale è associata a:
Anes
Assolombarda

IndustryChemistry

Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano in data 07.02.2017 al n. 60

Se vuoi diventare nostro inserzionista, dai un’occhiata ai nostri servizi.
Scarica il mediakit per maggiori dettagli in merito.

La nostra certificazione CSST WebAuditing

Editrice Industriale è associata a: Anes  Assolombarda