Il 27° Rapporto annuale Responsible Care® di Federchimica fotografa un settore già allineato agli obiettivi UE per il 2030 e attesta l’impegno dell’industria chimica italiana sui temi dell’ambiente, della sicurezza e della sostenibilità.
Responsible Care è il programma volontario per lo sviluppo sostenibile dell’industria chimica, secondo valori e comportamenti orientati alla tutela di sicurezza, salute e ambiente, nell’ambito più generale della responsabilità sociale d’impresa. Il Rapporto presenta ogni anno l’eccellenza dell’industria chimica in Italia nelle tre dimensioni della sostenibilità: Persone, Pianeta, Prosperità.
Nel periodo ancora segnato dall’emergenza sanitaria, le 172 imprese partecipanti al Rapporto hanno dimostrato di applicare efficacemente i protocolli anti Covid-19 registrando nel 2020 un’incidenza di contagi solo del 4,6% sul totale degli infortuni nei luoghi di lavoro. Anche l’incidenza complessiva di infortuni rispetto alle ore lavorate (8,4 per milione ore) è risultata migliore del 35% rispetto alla media manifatturiera (12,9 per milione ore).
In paragone con il 2000, l’industria chimica in Italia ha ridotto del 46% i suoi consumi energetici a parità di produzione ed è già in linea con l’obiettivo UE sull’efficienza energetica al 2030 (-32,5%). Lo stesso traguardo riguarda le emissioni di gas serra con processi produttivi oggi più sostenibili: l’indice delle emissioni specifiche, calcolato a parità di produzione, si è ridotto del 59%.
In ottica di economia circolare, le imprese chimiche sono impegnate a riutilizzare il rifiuto o a trasformarlo in nuova risorsa. Con il 29% il riciclo è la prima modalità di trattamento dei rifiuti, in particolare per quelli pericolosi, mentre il 28% viene destinato al ripristino ambientale. La quantità di rifiuti avviati a riciclo da parte delle imprese Responsible Care è aumentata del 20% in soli cinque anni.
Infine, le imprese aderenti a Responsible Care hanno ridotto in maniera rilevante tutte le emissioni in acqua e atmosfera. La consistente riduzione delle sostanze inquinanti nei corpi idrici permette un significativo miglioramento degli impatti sulla biodiversità dei corsi d’acqua dolce e del mare. Le emissioni in atmosfera sono poi diminuite in media di oltre il 95% grazie a miglioramenti di processo e prodotto e a nuove tecnologie per la loro riduzione.
In sintesi, la Chimica italiana è fortemente impegnata nella tutela della salute e della sicurezza e all’avanguardia nel welfare, persegue lo sviluppo sostenibile, minimizzando l’impatto ambientale, e trasferisce sostenibilità ai settori a valle e direttamente nei prodotti di consumo attraverso innovazioni di processo, di prodotto e nuove tecnologie. La Chimica è quindi indispensabile per un progresso compatibile con le nuove sfide ambientali, sociali ed economiche.
“Il 27° Rapporto annuale Responsible Care conferma che, anche nel difficilissimo anno della pandemia, l’industria chimica ha rafforzato la sua posizione di leadership nel perseguire lo sviluppo sostenibile e la transizione ecologica” commenta Filippo Servalli, Presidente Consiglio Direttivo Responsible Care.