Drillmec si prepara a presentare al mercato il primo convertitore pirolitico di dimensioni contenute su brevetto italiano. La tecnologia aggira il problema della distribuzione inserendosi nella filiera del gas naturale.
Il CDA di Drillmec, azienda piacentina attiva nel settore Oil&Gas, insieme alla società madre indiana Megha Engineering & Infrastructures Limited MEIL, ha deliberato il piano di investimenti per oltre 35 milioni di euro nell’ energy transition che prevede iniziative nella produzione di idrogeno tramite le più avanzate tecnologie disponibili, quali l’elettrolisi e la pirolisi e la progettazione e costruzione di sistemi di cattura e stoccaggio della CO2 e per ultimo non meno importante la geotermia.
In questo contesto Drillmec ha lanciato Idrogena, start-up dedita allo sviluppo e produzione industriale di un convertitore pirolitico per la produzione di idrogeno ultra pulito, da impiegare in applicazioni a piccola e media scala e che sarà successivamente impiegato in 400 impianti di distribuzione situati in India di proprietà del gruppo.
Il convertitore ideato dal team di Idrogena, che vanta personale con esperienza ultra trentennale in ingegneria di processo, produrrà idrogeno attraverso la pirolisi senza impiego di sostanze inquinanti. Un passo decisivo verso la transizione energetica che coniuga sicurezza per le persone, tutela per l’ambiente e accessibilità economica.
“Siamo soddisfatti di annunciare questa nuova attività nel nostro Paese, coerente con la nostra storia, che è quella di inventare e sviluppare tecnologie responsabili e sicure capaci di coniugare esigenze energetiche, sociali e ambientali“, dichiara Simone Trevisani, Amministratore Delegato di Drillmec.
Una produzione capillare sul territorio e a zero emissioni
Questa rivoluzione attesa da 120 anni consentirà di generare idrogeno senza emissione di CO2. Tra i punti di forza avrà infatti la capacità di prevenire la generazione di anidride carbonica producendo al suo posto preziosa grafite utilizzata da ampi settori industriali, come l’automotive, la cosmetica e il farmaceutico.
Con il convertitore di Idrogena, la produzione di idrogeno potrà avvenire in maniera capillare sul territorio riducendo quindi in modo più che significativo i costi di trasporto e consentendo una migliore gestione del nuovo carburante che, avendo un basso contenuto energetico, richiede metodi di stoccaggio e trasporto che presentano tutt’oggi importanti problemi e limiti tecnologici.
“Questa tecnologia si inserisce nell’ambito della consolidata filiera del gas naturale. In questo modo è possibile aggirare il problema della mancanza della rete distributiva dell’idrogeno che al momento rappresenta il principale ostacolo all’adozione di massa”, commenta Trevisani.
Lo sviluppo di questa tecnologia a costo competitivo consentirà di funzionare a bassa pressione, avrà dimensioni contenute e potrà essere utilizzato in sicurezza anche da personale non specializzato. Alimentato da energia rinnovabile, non richiederà l’uso di catalizzatori inquinanti, non produrrà scorie e sarà in grado di produrre la quantità necessaria per molteplici usi incluso la distribuzione per trasporto pubblico locale.
“Mi congratulo con il team per la nuova iniziativa e auguro a tutti loro un grande successo nelle tecnologie in rapida evoluzione dell’Idrogeno pulito”, commenta Srinivas Bommareddy, Presidente del consiglio di amministrazione, Drillmec S.p.A.