Intensificate le segnalazioni dei cittadini sulla difficile reperibilità di un medicinale per il pancreas che sul mercato italiano non ha analoghi che possano sostituirlo.
In relazione alla carenza di enzimi pancreatici, il Ministero della Salute ha precisato che la questione riguarda, nello specifico, il farmaco Creon. Si tratta di una situazione nota e indipendente dalle attività regolatorie di AIFA, che ha già da tempo fornito ai pazienti e agli operatori sanitari adeguate informazioni anche di carattere operativo.
Il medicinale Creon, a differenza della quasi totalità dei farmaci, non ha analoghi che possano sostituirlo sul mercato italiano. La sua carenza si protrae ormai da diversi mesi e, ad oggi, l’unica azienda produttrice del medicinale – Viatris Italia Srl – ha comunicato l’impossibilità di soddisfare la domanda per eccesso di richiesta. Tuttavia, come per altro già comunicato da AIFA attraverso le procedure ordinariamente utilizzate in caso di carenza di farmaci, l’Agenzia consente alle strutture sanitarie l’importazione per analogo farmaco autorizzato all’estero, nel caso in cui le strutture stesse dovessero riscontrare discontinuità nella fornitura, a livello delle reti distributive cui hanno accesso.
Inoltre, le farmacie che non dovessero reperire il prodotto negli usuali canali distributivi possono effettuare un ordine diretto al titolare tramite l’apposito servizio di Customer Service. Il Ministero della Salute segue la questione, così come tutte quella afferenti a fattispecie di carenza di farmaci, con grande attenzione e pone in essere tutte le attività di competenza finalizzate a garantire la continuità terapeutica dei pazienti.
Con “farmaco carente” AIFA specifica che si intende un medicinale temporaneamente non reperibile sul territorio nazionale in quanto il titolare AIC (il responsabile legale dell’autorizzazione e della commercializzazione del medicinale) non può assicurarne una fornitura continua, rispetto al bisogno terapeutico del paziente. Si segnala che non tutte le carenze di medicinali rappresentano un problema concreto per il cittadino. In molti casi, infatti, è possibile ovviare alla carenza ricorrendo a un medicinale equivalente; in altri è possibile richiedere al medico la prescrizione di un farmaco alternativo; in assenza di equivalente o alternativa terapeutica, gli ospedali e/o le aziende sanitarie (ASL/ATS) possono richiedere di importare il farmaco mancante dal mercato estero.
Tutti gli elenchi relativi ai farmaci carenti sono disponibili sul sito dell’AIFA.