La fusione tra DuPont e Dow ha ottenuto l’autorizzazione del DOJ dopo quelle di UE, Cina e Brasile
DuPont e Dow hanno ottenuto l’autorizzazione per la fusione dall’Antitrust Division del DOJ (Departement of Justice), l’ente statunitense che si occupa di effettuare i controlli in casi del genere.
DuPont e Dow si erano impegnati in precedenza a rispettare le richieste dall’UE, tra le quali è bene ricordare: la dismissione di alcune attività nei pesticidi di DuPont; la cessione di due impianti Dow per copolimeri EAA in Spagna e USA; la vendita di ionomeri ai clienti attraverso una terza parte.
Il DOJ non ha posto ulteriori restrizioni all’operazione di fusione DowDuPont, che a questo punto potrebbe essere formalizzata nel mese di agosto, anche se in tutto ci vorranno ben 18 mesi per completare le procedure.
DuPont è una società leader nella produzione di materiali termoplastici, elastomeri, parti finite e biopolimeri. L’azienda unisce l’avanzata scienza dei materiali con la sua portata globale.
Dow si occupa di produrre e mettere in commercio i copolimeri EAA con il marchio Primacor, attraverso la divisione Packaging and Speciality Plastics. Le principali applicazioni di questa sostanza riguardano sigillanti, sacchetti, adesivi ad alte prestazioni, schermature per fili e cavi, film in bolla per l’imballaggio, rivestimenti estrusi e laminati.
Dalla fusione tra le due società nascerà DowDuPont, una nuova holding con capitalizzazione in borsa di 120 miliardi dollari e vendite superiori a 80 miliardi, il cui scopo sarà quello di controllare tre società indipendenti quotate in borsa, dedicate rispettivamente a materiali avanzati, prodotti per l’agricoltura e specialità.
Si stima che l’unione fra Dow e DuPont porterà a sinergie sui costi per circa 3 miliardi di dollari, con un potenziale di crescita di un altro miliardo di dollari.