Economia ed ecologia possono coesistere

7 Giugno 2018
atlas copco

I compressori Atlas Copco sono stati scelti da Air Liquide per il suo stabilimento nei pressi della Riserva Naturale Marina di Priolo, grazie al loro basso consumo energetico e per garantire l’assenza di vapori di olio nel processo produttivo

 

La Riserva naturale Saline di Priolo è stata votata nel 2008 l’oasi più bella d’Italia. Lo stabilimento Air Liquide di Priolo Gargallo si trova nell’area limitrofa alla Riserva e nel cuore del polo petrolchimico siracusano. L’azienda ha scelto i compressori centrifughi oil free Atlas Copco perché garantiscono il rispetto dell’ambiente grazie al basso consumo energetico, quindi riduzione delle emissioni nocive, e alla totale assenza di vapori di olio.

Air Liquide è una multinazionale francese leader mondiale dei gas, delle tecnologie e dei servizi per l’industria e la sanità. Lo stabilimento di Priolo Gargallo si trova nell’area industriale limitrofa alla Riserva Naturale Saline di Priolo e fa un grande uso di aria compressa, che nello specifico è utilizzata come fonte di alimentazione della rete aria a servizio dei suoi clienti, le aziende del settore petrochimico. L’utilizzo di compressori “oil free” è di primaria importanza per garantire prodotti di qualità ai propri clienti.

La Riserva Naturale Saline di Priolo è stata già dal 13° secolo un polo per la produzione di sale, ma dopo gli anni sessanta, anche a seguito di una crisi inconvertibile nella  produzione di sale locale, la zona è stata trasformata in una importante area industriale, con l’insediamento di aziende petrolchimiche. Nell’ambito dei programmi di recupero nel dicembre del 2000 è stata istituita la Riserva Naturale orientata Saline di Priolo, che ospita oggi centinaia di uccelli acquatici.
“Questa oasi naturale è una dimostrazione di come ecologia ed economia possano oggi coesistere. L’installazione di una nostra macchina in un’area così delicata da un punto di vista ambientale testimonia che la nostra tecnologia non impatta l’ambiente, grazie ai bassi consumi energetici e alla totale assenza di vapori di olio”, afferma Emiliano Farnesi, Product Marketing Manager Oil Free Compressors in Atlas Copco.

Atlas Copco è stata la prima azienda produttrice a ricevere la certificazione “Class Zero” relativa alla normativa ISO 8573-1 che definisce gli standard di purezza dell’aria compressa relativamente alla presenza di particelle di acqua e olio.
I compressori oil free della serie Z garantiscono assenza di oli e di rischi di contaminazione. In particolare le unità ZH 1000-3150 sono i più compatti per questa fascia di potenza, hanno una cappotta insonorizzante che riduce il rumore e offrono la combinazione ottimale di un’elevata portata con ridotti consumi energetici.
Il design unico consente una modulazione della portata di oltre il 25% prima del blow-off (sfioro in atmosfera della portata in eccesso) massimizzando il risparmio energetico e riducendo al minimo i costi operativi. La valvola di aspirazione IGV (Inlet Guide Vane), con inclinazione regolabile, consente di risparmiare fino al 9% in più di energia con portate ridotte rispetto a molte unità attualmente commercializzate. Un efficace raffreddamento aumenta l’affidabilità e l’efficienza energetica e massimizza il trasferimento termico.

“Nella nostra attività siamo sempre alla ricerca di miglioramenti con l’obiettivo di aiutare i nostri clienti a essere sempre più competitivi. In quest’ottica con Atlas Copco abbiamo individuato un compressore che potesse garantire l’efficienza desiderata. Dopo un anno di marcia, possiamo dire che l’obiettivo è stato centrato.” afferma l’Ing. Gian Piero Reale, Direttore Operations di Large Industries in Air Liquide Italia.

Fonte: Updating

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