L’EMA (European Medicine Agency) ha raccomandato l’immissione in commercio per ben 81 farmaci nel 2016. La stessa agenzia ha segnalato sul proprio portale che un terzo dei nuovi medicinali contiene dei nuovi principi attivi.
I nuovi farmaci saranno utili per combattere varie patologie: 17 sono quelli appositamente creati per il cancro; 14 quelli per contrastare le infezioni; 9 quelli che interessano le malattie cardiovascolari; 8 per i problemi remautologici e metabolici; 6 per le patologie ematologiche; 4 per le malattie neurologiche. I medicinali restanti servono a trattare diversi altri tipi di patologie.
Tra questi medicinali ci sono delle novità assolute, che permetteranno di trattare alcune malattie in modo innovativo: è presente, ad esempio, lo Zavicefta che inibisce l’azione degli enzimi beta-lattamasi, prodotti da alcuni batteri, che bloccano l’azione di antibiotici beta-lattamici come le penicilline, le cefamicine e le cefalosporine.
Altra novità importante è il Galafold, un farmaco per la cura della malattia di Fabry, una rara patologia genetica che fa parte del gruppo delle malattie da accumulo lisosomiale.
Da tenere a mente anche un altro nome, lo Strimvelis, una terapia genica ricavata dalle cellule immature del midollo osseo del paziente stesso per migliorare la capacità di combattere le infezioni.
Riguardo le malattie rare sono 16 i farmaci designati come orfani (medicinali potenzialmente utili per trattare una malattia rara), mentre 7 hanno ottenuto un iter accelerato di valutazione di 150 giorni anziché 210, procedura riservata a quei farmaci che trattano malattie per cui non c’è ancora alcuna terapia. Proprio di questa categoira fanno parte lo Strimvelis e il Galafold.
Infine sono state este le indicazioni terapeutiche per 58 farmaci già esistenti, in modo da dare nuove opportunità di cura ai pazienti, come nel caso dell’Opdivo, utile per la cura del carcinoma renale ad uno stadio avanzato.
Per approfondire o consultare il rapporto completo dell’EMA basta visitare questo link.