Ecco REEF 2W, il progetto per individuare soluzioni innovative da fonti rinnovabili
Scovare nuove fonti rinnovabili in grado di sostenere energeticamente gli impianti di depurazione e di smaltimento dei rifiuti urbani: questo è l’ambizioso obiettivo di Reef 2W.
Si tratta di nuovo un progetto europeo, iniziato di recente, che vede Enea capofila con 11 centri di ricerca e importanti imprese, fra cui il colosso francese Veolia Water e Kompetenzzentrum Wasser Berlin, partecipato dall’utility dell’acqua Berliner Wasserbetriebe/Berlinwasser Holding GmbH, una delle maggiori d’Europa, e dalla Technologiestiftung Berlin di Germania. Tra gli altri paesi partner figurano Croazia, Austria, Repubblica Ceca.
Le modalità di partecipazione e di comunicazione al progetto Reef W2 tengono conto delle valutazioni tecnico-economiche delle possibili soluzioni per sfruttare la frazione organica dei rifiuti urbani e i fanghi di depurazione, al fine di produrre energia nelle piattaforme di trattamento.
Vi anche un’ulteriore novità di rilievo riguardo alle modalità di accesso, poiché viene dato ampio spazio alla valutazione delle ricadute in termini di minori impatti ambientali e benefici per le comunità locali. Proprio per questo motivo verranno sviluppati degli strumenti di valutazione integrata ad hoc, per poter individuare le tecnologie più opportune e i processi più virtuosi a seconda delle diverse realtà territoriali.
I risultati ottenuti saranno comunicati attraverso corsi di formazione e informazione nei vari paesi dove le multiutility coinvolte sono presenti, i quali potranno fare accordi per implementare il processo in altre località.
“La sfida principale è quella di poter rendere la gestione di reflui e rifiuti organici una risorsa e non un problema”, ha sottolineato Roberto Farina, esperto del Laboratorio Biomasse e Biotecnologie per l’energia dell’Enea.
“L’obiettivo – ha proseguito Farina – è di sviluppare soluzioni per aumentare l’efficienza energetica e la produzione di energia rinnovabile nelle piattaforme di smaltimento e di arrivare alla ‘neutralità energetica’ attraverso l’integrazione ottimale fra la catena dei rifiuti solidi urbani con gli impianti di depurazione”.
Reef 2W promette di sviluppare modelli per massimizzare gli output di energia rinnovabile ottenibile dalla fermentazione biologica di biomasse di scarto, per produrre così energia da utilizzare all’interno del sito produttivo, mentre l’eventuale surplus potrà essere impiegato per alimentare reti locali di distribuzione o altro.