Diventa operativa la Fondazione Enea Tech che gestirà il primo fondo italiano interamente dedicato al trasferimento tecnologico tra il mondo della ricerca e le imprese.
Enea Tech è una fondazione di diritto privato che ha come missione la realizzazione di investimenti in tecnologie innovative di interesse strategico. I fondi, 500 milioni di euro, sono messi a disposizione dal Mise attraverso il Fondo per il Trasferimento Tecnologico.
La fondazione ha annunciato la composizione del suo team di investimento che lavorerà su quattro mercati verticali: Green, Energy e Circular Economy, Healthcare Technology, Deep Tech e Information Technology.
La novità è che a selezionare i progetti saranno ricercatori di nuova generazione. Tra loro, Stefano Bernardi, talento di ritorno dopo diversi anni in Silicon Valley, esperto di venture capital, startup e investimenti green, Chiara Giovenzana, PhD in bioingegneria, scienziata e imprenditrice con esperienza internazionale, Alessandro Aresu, esperto di geopolitica già consigliere dell’Agenzia Spaziale Italiana e Diva Tommei, PhD a Cambridge in bioinformatica, imprenditrice e maker.
Con l’approvazione di queste nomine, quindi, la fondazione Enea Tech, presieduta dalla direttrice dell’Istec-Cnr, Anna Tampieri, direttrice dell’Istec (Istituto di scienza e tecnologia dei materiali ceramici del Cnr), è ora pronta a partire con la fase di ricerca e selezione delle imprese e degli spin-off su cui si concentrerà parte degli investimenti del Fondo di trasferimento tecnologico.
Gli investimenti guidati da Enea Tech faranno prevalentemente da ponte tra l’ambito della ricerca e l’applicazione industriale, concentrandosi soprattutto sulle fasi cosiddette pre-mercato con lo scopo di spingere verso le fasi successive di vita delle startup e della imprese che potranno poi accedere ad altri sistemi di finanziamento pubblici come, per esempio, quelli messi a disposizione nell’ambito del Fondo nazionale innovazione.