Eni entra negli Emirati Arabi acquisendo una quota di partecipazione di lungo periodo in due concessioni offshore in produzione
Eni ha firmato recentemente ad Abu Dhabi due Concession Agreement per l’ingresso con una quota del 5% nel giacimento a olio di Lower Zakum e con una quota del 10% nei giacimenti a olio, condensati e gas di Umm Shaif e Nasr, nell’offshore del Paese, per un corrispettivo di circa 875 milioni di dollari complessivi e una durata di 40 anni.
Alla cerimonia di firma hanno partecipato il Principe Ereditario di Abu Dhabi, lo Sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan e il Primo Ministro italiano Paolo Gentiloni, oltre all’Amministratore Delegato della società di stato ADNOC Sultan Ahmed Al Jaber e all’Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi.
Questi accordi rappresentano una mossa strategica per Eni per l’ingresso in un Paese con riserve di idrocarburi tra le più grandi al mondo.
L’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi, ha commentato: “Sono molto contento di questo accordo che ci dà la possibilità di allargare la nostra presenza in Medio Oriente, in linea con la nostra strategia di espansione, e di creare una forte alleanza con ADNOC e Abu Dhabi. Le due concessioni danno accesso a giacimenti giant con un enorme potenziale e Eni vuole contribuire alla massimizzazione della produzione futura con la sua migliore tecnologia”.
L’Amministratore Delegato di ADNOC, Al Jaber, ha detto: “Questi accordi mettono in evidenza la fiducia del mercato internazionale nei piani di crescita a lungo termine di ADNOC e nel negli Emirati Arabi come contesto stabile e affidabile dove investire. Inoltre, ampliano e diversificano le nostre partnership, contribuendo nel contempo ad acquisire esperienza, tecnologia, accesso al capitale e al mercato”.
“La nostra partnership con Eni” – ha proseguito l’AD di ADNOC – “ci consentirà di accelerare la nostra crescita, aumentare le entrate e migliorare l’integrazione lungo la catena del valore nell’Upstream, come parte della nostra continua trasformazione, e accrescere ulteriormente le basi che sono state poste per fornire un business Upstream più redditizio. Con questi accordi, ADNOC continua a fare leva sul suo patrimonio di 46 anni di partnership di successo nel settore dell’energia, a sostegno della sua strategia 2030″.
ADNOC, operatore offshore, in entrambe le concessioni possiede una quota del 60%.