Non ci sono stati feriti. Dopo i controlli, Arpa Lombardia ha affermato che non ci sono state alterazioni significative della qualità dell’aria
Il boato si è sentito a distanza di chilometri in tutta la Lomellina. Erano le 6.30 di martedì 17 settembre quando alla raffineria Eni di Sannazzaro è esploso un gassificatore. Fortissimo il boato avvertito dai residenti che hanno poi visto alzarsi in cielo una colonna di fumo nero che ha reso l’aria irrespirabile. Gli allarmi delle case e delle auto hanno iniziato a suonare. La vetrina del bar di un hotel è andata in frantumi. Sul posto sono intervenute squadre di vigili del fuoco da Pavia, in supporto dei tecnici presenti alla raffineria. Nessuno dei presenti è stato coinvolto nell’incendio.
In un comunicato l’Eni ha spiegato:”L’esplosione era limitata solo a una parte di una linea dell’impianto di gassificazione della raffineria di Sannazzaro. L’evento non ha avuto alcuna conseguenza per le persone impiegate negli impianti e ha generato una certa fumosità che si è esaurita nell’arco di dieci minuti. Non si è verificato alcun incendio. Verificate le condizioni di sicurezza, l’allarme è cessato dopo un quarto d’ora. Sono in corso le valutazioni per quantificare i danni. La raffineria è in esercizio regolare”.
Non è la prima volta che la raffineria di Sannazzaro è teatro di esplosioni negli ultimi tempi. Solo nell’ultimo anno se ne contano due. Il primo dicembre 2016 una esplosione causò “una palla di fuoco nel cielo” e devastò l’impianto Est. Come descrissero i testimoni, non vi fu nessun ferito, tranne un operaio leggermente intossicato e fu ordinato alla popolazione di tenere chiuse le finestre a causa dell’alta colonna di fumo provocata dalle fiamme. L’Eni dichiarò il giorno successivo che l’aria non era inquinata.
Un altro incidente si verificò dopo poco più di due mesi, il 5 febbraio del 2017. L’incendio, meno grave del precedente, fu domato dai vigili del fuoco del servizio interno e anche in quella occasione non ci furono feriti. Anche in questo secondo incidente, come quello di oggi, avvenne di mattina, poco prima delle 8,40, e interessò l’isola 7 che si trova nella parte vecchia della raffineria, un impianto che lavora greggio.
Dopo il controllo dei dati disponibili delle stazioni che monitorano la qualità dell’aria, Arpa Lombardia ha affermato che non ci sono state alterazioni significative della qualità dell’aria in seguito all’esplosione. Il sindaco, Roberto Zucca, spiega che “il tutto è durato poco più di dieci minuti. Per questo non penso ci saranno problemi ambientali”. Ad ogni modo, “abbiamo avvisato l’Arpa – continua il primo cittadino di Sannazzaro de’ Burgondi – e il tecnico del nostro Comune sta facendo le prime analisi. Bisogna usare prudenza, ma vorrei comunque tranquillizzare i cittadini”.