Gli obiettivi di sostenibilità tracciati dall’Onu

28 Dicembre 2016

Gli obiettivi di sostenibilità tracciati dall’Onu per salvare il nostro pianeta dallo spreco di risorse naturali e umane

 

Al fine di salvare il nostro pianeta dallo spreco di risorse naturali e umane, le Nazioni Unite hanno stilato un rapporto suddiviso in 17 punti dove vengono descritti gli sviluppi del nostro pianeta nei prossimi decenni.

Il nome del rapporto è “The future of spaceship earth” e al suo interno l’ente di certificazione DNV GL ha predisposto un modello di riferimento attendibile sulla situazione del nostro pianeta negli anni a seguire. Gli esperti hanno stimato per il 2030 il raggiungimento totale dei 17 obiettivi, in assenza di interventi straordinari. L’analisi di DNV GL è stata condotta sulla maggior parte del pianeta, andando a considerare i Paesi OCSE, gli Stati Uniti, la Cina, i Paesi BRISE (Brasile, India, Sud Africa e le maggiori economie esistenti) e il resto del mondo.

Purtroppo però i dati ci dicono che per l’anno 2030 questi obiettivi non verranno raggiunti nella totalità di queste aree, ma solo i Paesi OCSE e gli Usa centreranno gran parte dei punti. Negli anni, infatti, rimarranno ancora aperti alcuni punti di discussione e l’unico Paese che sarà in grado di centrare gran parte dei propri obiettivi come i paesi OCSE sarà la Cina.

Tutto un altro discorso meritano i Paesi BRISE e del resto del mondo, che nonostante gli sforzi che protrarranno fino al 2030 per mettersi al pari dei paesi più sviluppati non riusciranno comunque a centrare la maggior parte degli obiettivi di sostenibilità. Questo vuol dire che l’accesso all’acqua, il diritto al cibo e l’educazione, saranno ancora prerogativa solo di una parte della popolazione mondiale. Anche per quello che riguarda energia rinnovabile, innovazione e città sostenibili vedranno sviluppi solo per i paesi occidentali e industrializzati.220-onu

Significativo in questo senso il commento di Luca Crisciotti, CEO di DNV GL-Business Assurance che afferma: «Senza interventi straordinari, non raggiungeremo gli obiettivi di sostenibilità. Il mondo farà progressi in materia di salute, benessere e istruzione ma i divari tra le diverse regioni rimarranno significativi. I problemi legati a diseguaglianze e cambiamenti climatici continueranno a porre le sfide maggiori: di questo passo, secondo le nostre previsioni nessuna delle regioni riuscirà veramente a risolverli». 

Secondo lo studio, la situazione mondiale migliorerà solo nel 2050, quando oltre ad essere 8,5 miliardi di abitanti in nostro PIL raddoppierà. I consumi energetici si stabilizzeranno ma la temperatura terrestre aumenterà sensibilmente. E’ stimato che per il 2050 la temperatura sarà aumentata di circa 1,8° C fino ad aumentare di 2,5°C nei decenni successivi.

 

220-onu

Scheda azienda

© Riproduzione riservata

ARTICOLI CORRELATI

Tutte le innovazioni per lo ZeroWaste al centro di Waste Management Europe 2025

Waste Management Europe, l’evento di riferimento a livello europeo dedicato alla gestione dei rifiuti e l’economia circolare, dopo tre edizioni...

venice 2024

Venice 2024, la decima edizione del Simposio Internazionale sull'Energia da Biomasse e Rifiuti

L'evento, in calendario dal 25 al 27 novembre, prevede la partecipazione di oltre 200 esperti provenienti da ogni parte del...

Dry Reforming Polimi

Innovazione nella lotta ai gas serra: come migliorare l’efficienza dei catalizzatori

La ricerca del Politecnico di Milano, sulla copertina di Angewandte Chemie, apre nuove prospettive per la produzione di energia pulita.

Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano in data 07.02.2017 al n. 60 Editrice Industriale è associata a:
Anes
Assolombarda

IndustryChemistry

Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano in data 07.02.2017 al n. 60

Se vuoi diventare nostro inserzionista, dai un’occhiata ai nostri servizi.
Scarica il mediakit per maggiori dettagli in merito.

La nostra certificazione CSST WebAuditing

Editrice Industriale è associata a: Anes  Assolombarda