L’Unione Europa ha votato a favore dell’utilizzo del glifosato, rinnovandone l’autorizzazione per altri 5 anni
I Paesi membri dell’Unione Europea, riuniti in Comitato d’appello, hanno votato a favore del rinnovo dell’autorizzazione per il glifosato per altri cinque anni.
Durante la votazione, avvenuta lunedì, ben 18 Paesi su 28 si sono schierati a favore favore, mentre 9 si sono detti contrari e solo uno, il Portogallo, si è astenuto.
Vytenis Andriukaitis, Commissario Ue alla salute, ha dichiarato che “Il voto di oggi dimostra che quando tutti vogliamo, siamo in grado di condividere e accettare la responsabilità collettiva nel processo decisionale”.
Il retroscena sul voto
L’Italia è tra ha votato a sfavore del rinnovo dell’autorizzazione del glifosato, così come Cipro, Belgio, Francia, Grecia, Lettonia, Lussemburgo, Malta e Ungheria.
L’unico ad astenersi dalla votazione è stato il Portogallo, dove il glifosato risulta essere tra gli erbicidi più usati e l’utilizzo non è stato vietato in tutti gli spazi pubblici.
Parrebbe che abbia inciso sull’esito della votazione il parere di Bulgaria, Germania, Polonia e Romania, che durante la scorsa riunione del 9 novembre si erano astenute: Bulgaria, Polonia e Romania poiché avevano valutato troppo poco un rinnovo per altri cinque anni, la Germania invece aveva poiché chiesto un prolungamento di altri tre anni.
La situazione in Italia
In Italia, nonostante il risultato della votazione, al momento resta il divieto di uso del glifosato nelle aree frequentate dalla popolazione o da “gruppi vulnerabili” quali parchi, giardini, campi sportivi e zone ricreative, aree gioco per bambini, cortili ed aree verdi interne a complessi scolastici e strutture sanitarie. Anche nelle campagne sono presenti delle limitazioni, infatti l’utilizzo è vietato in pre-raccolta al solo scopo di ottimizzare il raccolto o la trebbiatura.