Nasce la Global Alliance to Past Coal, un’alleanza per eliminare l’utilizzo del carbone nel mondo entro il 2050
Per il carbone si prospettano tempi difficili, grazie alla Global Alliance to Power Past Coal, un’alleanza globale nata per ridurne ed eliminarne l’utilizzo.
L’organismo è nato a Bonn, durante la COP23, la ventitreesima conferenza della Convenzione delle Nazioni unite sul cambiamento climatico.
La Global Alliance to Power Past Coal è stata costituita con uno scopo preciso e conta già numerosi membri: ne fanno parte Angola, Austria, Belgio, Canada, Costa Rica, Danimarca, Figi, Finlandia, Francia, Italia, Lussemburgo, Isole Marshall, Messico, Nuova Zelanda, Niue, Olanda, Portogallo, Regno Unito e le province canadesi Alberta, British Columbia, Ontario, Québec, la città di Vancouver e, infine, lo Stato Usa di Washington.
Non hanno ancora aderito all’Alleanza gli stati che inquinano di più al mondo e alcune grandi potenze mondiali, come Germania, Cina, Russia, India e USA (di cui però ha aderito un solo stato)
Wwf ha lodato l’iniziativa e la partecipazione del nostro Paese con un comunicato, dove ha anche spiegato che si tratta di “un passo importante per costruire un futuro senza carbone, il combustibile fossile più nocivo per clima e salute e responsabile dell’aumento delle emissioni di CO2 quest’anno previsto dagli scienziati”.
La Global Alliance to Power Past Coal ha anche approvato una dichiarazione importante, nella quale si legge che l’uscita dalla fase di utilizzo del carbone dovrà avvenire entro il 2030 per gli stati membri dell’OECD e dell’Unione Europea, mentre per chi fa parte del resto del mondo entro il 2050.