Gruppo CAP firma il “Patto per l’Acqua”

24 Ottobre 2023
Gruppo CAP - patto per l'acqua

In un contesto di crisi aggravato dagli effetti dei cambiamenti climatici, le eccellenze dell’industria idrica italiana associate a Utilitalia (che rappresenta i gestori che forniscono i servizi idrici all’80% della popolazione) fanno squadra per mettere al servizio del Paese le proprie competenze e capacità industriali.

Gruppo CAP è tra i firmatari del “Patto per l’Acqua”, un’iniziativa che punta a compiere ogni azione utile a sostegno di politiche nazionali di tutela ambientale e della risorsa, di resilienza delle reti e dei sistemi di approvvigionamento, per garantire ai cittadini universalità e qualità dei servizi offerti e gestioni all’altezza delle future sfide.

L’attuale crisi climatica impone ai gestori del servizio idrico un incremento degli investimenti e una maggiore tasso di innovazione e competenze. L’obiettivo deve essere quello di continuare a garantire ai cittadini un servizio di qualità elevata”, afferma Alessandro Russo, amministratore delegato di Gruppo CAP.

“Occorre che sia l’intero sistema a mettersi in discussione, anche dove la gestione risulta oggi efficiente. È il momento di aprirsi a nuove prospettive. Dalla legge Galli del 1994, ma anche da quella regionale della Lombardia del dicembre 2003, il mondo è cambiato. Oggi le priorità sono gli investimenti nella mitigazione dei cambiamenti climatici, nel contrasto al riscaldamento globale, nella la resilienza dei nostri territori e nell’economia circolare”.

“Si tratta di sfide epocali, che possono essere colte grazie a meccanismi di crescita verticale e orizzontale in grado di rispondere alle sfide della riduzione della frammentazione e dell’allargamento del perimetro industriale”, prosegue Russo. Gruppo CAP ha già avviato un percorso virtuoso promuovendo modelli di semplificazione e aggregazione del mercato e che, a oggi, possono ulteriormente esprimere le proprie
potenzialità nella prospettiva di ulteriori rafforzamenti delle sinergie industriali, delle economie di scala e delle aggregazioni”.

Le prime imprese ad aver siglato il “Patto per l’Acqua” sono: A2A, Acinque, Acqua Novara VCO, Acquedotto Lucano, Acquedotto Pugliese, Amap, Ascopiave, Gruppo Cap, CVA, Hera, Iren, MM, Nuove Acque, Publiacqua, Romagna Acque, Smat, Suez, Gruppo Tea e Viveracqua.

“Le aziende che hanno operato e reso possibile la crescita del comparto in questi anni“, spiega Filippo Brandolini, presidente di Utilitalia, “si impegnano a fare un passo avanti per garantire investimenti adeguati alle sfide del climate change e chiedono al Governo di accompagnare questo percorso, fondamentale affinché anche i territori senza gestore integrato possano crescere”.

Dal 2012 a oggi gli investimenti nel settore sono aumentati del 227%, raggiungendo i 4 miliardi annui e i 56 euro medi per abitante. Ma il gap con la media europea di 82 euro annui per abitante (che sale fino a 100 euro nel Paesi più virtuosi) resta ampio, soprattutto nei territori nei quali non operano soggetti industriali: nelle gestioni comunali in economia, che interessano ancora 1.519 Comuni e 8 milioni di cittadini, si continuano a investire mediamente solo 8 euro l’anno. In questo quadro, Utilitalia e le aziende associate evidenziano che, per poter dispiegare la piena efficacia del Patto per l’Acqua, all’impegno delle imprese vanno affiancate 4 azioni di riforma tese alla riduzione della frammentazione, all’introduzione di parametri di verifica gestionale, al consolidamento industriale del settore e a un approccio integrato tra i diversi usi dell’acqua.

 

Superare le gestioni in economia
  • Completare l’immediato trasferimento delle funzioni alle Regioni e garantire il mantenimento delle stesse per tutta la durata dell’affidamento.
  • Le Imprese si impegnano a intervenire a supporto dei territori ancora non gestiti a livello industriale.
Rafforzare le capacità decisionali
  • Introdurre un chiaro processo di verifica periodica della qualità e dell’efficienza della gestione e della capacità di finanziamento e di realizzazione degli interventi, sulla base dei parametri ARERA.
  • Le Imprese si impegnano a mettere le proprie competenze a disposizione di enti e gestori per garantire ai cittadini servizi di qualità.
Favorire le aggregazioni
  • Facilitare i processi di aggregazione tra aziende mettendo al centro la gestione ottimale della risorsa idrica.
  • Le imprese si impegnano a consolidare le capacità industriali e gestionali per elevare il complessivo livello di investimenti e di qualità del servizio.
Sostenere un approccio integrato
  • Abilitare la gestione industriale delle Imprese del SII, in coordinamento con gli altri settori, fino alle infrastrutture a servizio dei diversi usi della risorsa, da quello agricolo a quello dell’industria.
  • Le Imprese si impegnano a realizzare e rafforzare le infrastrutture necessarie al riuso delle acque, alla gestione sostenibile delle acque meteoriche, al recupero di energia e di materia, al drenaggio urbano e agli invasi a uso plurimo.

 

 

Scheda azienda

© Riproduzione riservata

ARTICOLI CORRELATI

Tutte le innovazioni per lo ZeroWaste al centro di Waste Management Europe 2025

Waste Management Europe, l’evento di riferimento a livello europeo dedicato alla gestione dei rifiuti e l’economia circolare, dopo tre edizioni...

venice 2024

Venice 2024, la decima edizione del Simposio Internazionale sull'Energia da Biomasse e Rifiuti

L'evento, in calendario dal 25 al 27 novembre, prevede la partecipazione di oltre 200 esperti provenienti da ogni parte del...

Dry Reforming Polimi

Innovazione nella lotta ai gas serra: come migliorare l’efficienza dei catalizzatori

La ricerca del Politecnico di Milano, sulla copertina di Angewandte Chemie, apre nuove prospettive per la produzione di energia pulita.

Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano in data 07.02.2017 al n. 60 Editrice Industriale è associata a:
Anes
Assolombarda

IndustryChemistry

Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano in data 07.02.2017 al n. 60

Se vuoi diventare nostro inserzionista, dai un’occhiata ai nostri servizi.
Scarica il mediakit per maggiori dettagli in merito.

La nostra certificazione CSST WebAuditing

Editrice Industriale è associata a: Anes  Assolombarda