Questa struttura cibernetica esterna è in grado di potenziare le capacità fisiche dell’utilizzatore. Alcune volte si punta sulla forza, altre volte sulla potenza o sulla velocità. L’esoscheletro non è un oggetto da supereroi ma serve a rendere meno gravoso il lavoro e ad accrescere l’efficienza.
Robo-Mate, grazie all’ausilio di motori, è in grado di ridurre di dieci volte la forza richiesta all’operatore per sollevare carichi, e il modulo per il tronco del corpo serve a non danneggiare la colonna vertebrale. L’esoscheletro è composto da braccia, tronco e gambe e interfaccia di controllo (HMI).
Ogni modulo può essere usato indipendentemente oppure insieme ad altri moduli, a seconda dell’attività dell’operatore. Il modulo del tronco è stato creato dal dipartimento Advanced Robotics dell’Istituto Italiano di Tecnologia per alleggerire il carico sulla schiena dell’operatore, utilizzando una coppa assistiva a livello dell’anca. Per lo sviluppo di prototipi Istituto Italiano di Tecnologia ha optato per Intense PC2 di Tiny Green PC, che si caratterizza per le dimensioni compatte (19 x 16 x 4 cm) e l’elevata potenza. Questa soluzione è dotata di processore dual core Intel (i7-4600U Haswell) e assicura la dissipazione passiva, un elemento ideale negli ambienti industriali. Il pc non ha parti in movimento (grazie alla tecnologia fanless) e quindi opera in modo molto silenzioso.
Jesús Ortiz, membro del Team di Progettazione di Robo-Mate all’interno dell’Istituto Italiano di Tecnologia, ha così commentato questo nuovo prodotto: “La sfida più grossa è stata sviluppare un sistema che fosse comodo da indossare e che trasmettesse in modo effettivo la coppia assistiva all’operatore. Abbiamo realizzato diversi prototipi del sistema per testare e studiare come l’operatore potesse interagire con il sistema, che a sua volta doveva essere sufficientemente veloce per assicurare una certa libertà di movimento pur essendo in grado di trasmettere la coppia assistiva. Leggerezza, quindi, e distribuzione uniforme del peso sul corpo della persona per ridurre al minimo i punti di pressione, naturalmente in totale sicurezza”.