Importanti progressi nella produzione di idrogeno a impatto ambientale zero

22 Novembre 2016

Si sta concludendo con successo il progetto europeo SACS (Self-Assembly in Confined Space), che ha coinvolto alcuni importanti team di ricerca nel settore dei materiali, tra cui quelli guidati dai professori Maurizio Prato e Paolo Fornasiero dell’Università di Trieste. In particolare, questi ultimi si sono occupati dell’assemblaggio di nuovi catalizzatori da utilizzare per la produzione sostenibile di idrogeno.

 

L’idrogeno è oggi visto come un elemento fondamentale dell’energia pulita del futuro. Esso ha come solo sottoprodotto della combustione l’acqua, quindi il suo potere inquinante è praticamente pari zero, nel caso in cui che la produzione di idrogeno rientri in un ciclo produttivo con impatto ambientale nullo.

Secondo i risultati di alcune recenti ricerche dell’organizzazione metereologica mondiale, nel 2015 per la prima volta nella storia i livelli di anidride carbonica in atmosfera hanno raggiunto stabilmente i 400 ppm. Un dato allarmante, che rende ancora più indispensabile lo sviluppo di carburanti a base di idrogeno. È fondamentale però che anche la produzione di questa fonte secondaria di energia sia sostenibile e parta, per esempio, dall’uso di luce e biomasse oppure dall’elettrolisi dell’acqua.

Il progetto europeo SACS ha visto il coinvolgimento dei ricercatori dell’Università di Trieste, coordinati dai professori Prato e Fornasiero. Gli studiosi hanno realizzato dei particolari catalizzatori gerarchici a base di nanostrutture di carbonio, con un’elevata efficienza nella produzione dell’idrogeno mediante processi fotochimici e di elettrolisi dell’acqua. In futuro dunque i nanomateriali potranno essere impiegati in questo settore. I ricercatori hanno anche assemblato un dimostratore scientifico, che evidenzia l’efficiente accumulo di idrogeno grazie all’illuminazione con un simulatore solare, mediante la presenza dei nuovi nanocatalizzatori gerarchici sintetizzati. Il progetto europeo SACS sta per concludersi ed è stato considerato come modello di progetto europeo, visti i risultati eccellenti della ricerca.

 

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