Bottiglie che riducono le microplastiche negli oceani, rilevatori che prevengono gli incidenti e aumentano la sicurezza delle folle nelle manifestazioni urbane, tablet speciali che permettono agli anziani di ricevere le foto e i video che figli e nipotini postano sui social: tutti i progetti di impresa sostenibile sviluppati da 51 giovani.
Giovani studenti – MBA del Collège des ingénieurs Italia e dottorandi del Politecnico di Torino – che per cinque mesi hanno affrontato con il sostegno del CERN otto sfide che si ispirano all’agenda globale per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, lanciate da aziende e istituzioni.
Il loro obiettivo: lavorare alla soluzione di queste sfide costruendo progetti d’impresa scalabili basati su tecnologie del CERN e del Politecnico di Torino.
I prototipi e le soluzioni tecniche adottate sono state esaminate presso il Castello del Valentino a Torino da una giuria, composta da Guido Crespi, Senior Partner & Managing Director di BCG Italia; Nicola Redi, Managing Partner di Venture Factory; Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino e Charlotte Warakaulle, responsabile delle relazioni internazionali del CERN.
A vincere è stato ARIA del Politecnico di Torino: il team ha progettato sensori che realizzano una mappatura urbana dell’inquinamento dell’aria in tempo reale, identificano le fonti inquinanti e permettono di minimizzarne l’impatto sulle persone. Oltre al titolo di vincitrice di Innovation for Change 2018, la vittoria porterà tre dei suoi fondatori a partecipare nel mese di novembre al Web Summit 2018 di Lisbona, la più grande conferenza mondiale dedicata al mondo della tecnologia e dell’innovazione.
Tutti erano progetti di impact innovation: un sistema che certifica la quantità di acqua utilizzata nella produzione di qualunque bene o servizio, non solo nel mondo agricolo, per rendere consapevoli e decisivi i consumatori; una piattaforma per catalogare le soluzioni tecnologiche più avanzate oggetto di sviluppo in tutto il mondo e aziende che intendono realizzare prodotti basate su quelle tecnologie;una rete di telecamere e rilevatori già presenti nelle città per monitorare i flussi di persone nel corso di manifestazioni e concerti, permettendo un rapido deflusso in caso di incidenti;una soluzione che elimina la dispersione nell’ambiente dei tappi di polietilene, responsabili di gran parte dell’inquinamento da microplastiche presenti nei mari e nei laghi; un’App che aumenta l’inclinazione delle studentesse verso gli studi tecnico-scientifici attraverso la proposta di modelli femminili di successo e situazioni del mondo reale; un servizio on demand per la ricarica di automobili elettriche (“lasciala scarica dove vuoi, la ritrovi carica”) e aiuta anche a gestire i picchi di consumo della rete energetica nazionale; un tablet pensato per gli anziani che permette loro seguire senza sforzo le novità condivise dai figli o dai nipoti sui social (immagini, video, messaggi), rimanendo così partecipi e attivi.
Le aziende e istituzioni che hanno lanciato le sfide ai giovani, aiutandoli nello sviluppo dei loro progetti, sono state il CERN, la Città di Torino, ENEL, la Fondazione Agnelli e UniCredit.
Fonte: poliflash.polito