OMC 2019 dedica l’edizione che si terrà dal 27 al 29 marzo a Ravenna, al tema ‘Expanding the Mediterranean Energy Sector: Fuelling Regional Growth’
Non è quindi un caso che ogni attività legata alla ricerca o alla produzione di gas cammini di pari passo con una attenta e costante ricerca applicazione di soluzioni sostenibili.
Le attività di ricerca di gas sono decisamente in ripresa. Recentemente sono stati siglati accordi in Libia tra BP ed Eni per dare il via all’attività di due blocchi a terra e uno a mare. L’Egitto ha messo a punto una gara per ulteriori blocchi sia a terra che a mare, la Grecia e il Libano stanno avviando l’assegnazione di nuove attività. Poi c’è il gasdotto sottomarino che Cipro e l’Egitto intendono realizzare e che collegherà il campo Aphrodite (con riserve per 130 miliardi di mc) al terminale egiziano di liquefazione di Idku.
Il Mediterraneo rappresenta un ponte tra territori di produzione (l’area africana) e l’Europa che è un grande consumatore. Da una parte abbiamo i Paesi produttori ai quali va offerta la possibilità di un progressivo sviluppo sostenibile e di un miglioramento delle condizioni di vita della popolazione utilizzando le ingenti scoperte di gas ma anche la componente di energia da fonti rinnovabili di cui sono ricchi. Dall’altra c’è l’Europa, grande consumatrice di energia e impegnata nella diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico.
Tra di loro, a fare da ‘ponte’, il Mediterraneo e i suoi giacimenti di gas, l’energia di transizione verso le rinnovabili. E quindi si torna alla parola ‘sostenibilità’ declinata però nella concretezza di utilizzare l’energia prodotta per aiutare i paesi produttori africani ad abbandonare standard di vita bassi, quando non bassissimi. Per il mondo dell’oil&gas questa è una sfida decisiva.
Recentemente si sono riaperte le polemiche sulle cosiddette ‘trivelle’, un termine che ci riporta indietro di decenni rispetto alle attuali modalità di ricerca e produzione. Trivellare evoca aggressione al territorio, inquinamento, paura. Ma oggi non è così.
Chiederei di affrontare il tema con stretto rigore scientifico. Invece spesso prevale la demagogia e la demonizzazione. La tecnologia nel settore dell’oil&gas è sempre stata tra le più avanzate dei vari settori economici. La sua costante crescita è sempre più sostenibile, anzi, sostenibilità è la parola d’ordine.
Dopodiché c’è l’uguaglianza “import di gas=aumento dei costi per famiglie e imprese e minori entrate fiscali per lo Stato”. Infine, la beffa. Il gas che non estrae l’Italia dall’Adriatico andrà ad arricchire i Paesi frontalieri già pronti ad attingere gas da questi giacimenti a mare e a rivendercelo.
Occorre capire che avere riserve di gas disponibile è la garanzia della transizione verso le rinnovabili. Abbiamo esempi concreti di svolta green. Cito l’Italia, che non è un Paese che trivella senza scrupoli, ma è un Paese avanzato anche in chiave green. Penso al progetto di riconversione a Green Refinery che Eni sta portando avanti in Sicilia. Il nuovo impianto produrrà green diesel, green nafta e green GPL da oli vegetali usati, grassi animali e sottoprodotti della lavorazione dell’olio di palma. Un esempio di economia circolare su scala industriale.
Sempre Eni investirà nel quadriennio che ci porterà al 2021 circa 1,2 miliardi di euro in progetti economicamente sostenibili e una potenza elettrica installata da fonti rinnovabili di circa 1 GW al 2021 (investimento raddoppiato rispetto al precedente piano 2017-2020). Questa potenza è destinata a raggiungere i 5 GW nel 2025.
L’appuntamento per confrontarsi su questi temi è a OMC2019 dal 27 al 29 marzo. Gli ospiti internazionali che avremo nella giornata di apertura confermano il livello internazionale dell’evento. Tarek El Molla (ministro del Petrolio dell’Egitto), George Stathakis (ministro dell’Energia della Grecia), Ignasius Jonan (ministro dell’energia Indonesiano), Pratima Rangarajan (AD OGCI Climate Investments) e Simon Flowers (CEO Wood Mackenzie). Queste prime adesioni confermano il forte interesse del mondo energetico internazionale per l’appuntamento con OMC2019”.
Enzo Titone- Chairman OMC2019
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