L’iniziativa porterà a IVS 2022 dall’Iraq una delegazione di imprenditori e rappresentanti delle istituzioni per sviluppare il tessuto produttivo iracheno attraverso l’intensificazione del rapporto commerciale con l’Italia.
UNIDO ITPO Italy, l’Ufficio italiano per la Promozione Tecnologica e degli Investimenti dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale, torna a collaborare con Industrial Valve Summit, in calendario il 25 e 26 maggio 2022.
In particolare nel contesto del progetto “Investment Promotion for Iraq – Phase II“, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) ed implementato da UNIDO allo scopo di favorire la promozione di investimenti e il trasferimento tecnologico, attraverso partenariati multilaterali tra il settore pubblico e privato di Italia ed Iraq.
Lo scopo dell’iniziativa di UNIDO è creare posti di lavoro e stimolare la crescita economica dell’Iraq, evidenziando il potenziale di vari settori locali, tra cui anche quello dell’Oil&Gas, in termini di sostenibilità. Il progetto si appoggia su tre pilastri. In primis, il supporto ai Centri di Sviluppo Imprenditoriale (Enterprise Development Centers, o EDCs) fornendo servizi di qualità alle aziende irachene e internazionali, anche attraverso l’assistenza al settore privato locale con attività formative e promozionali. A cui si aggiunge la volontà di potenziare le capacità di attrazione di investimenti delle zone industriali in Iraq. Infine, c’è la facilitazione di partenariati commerciali internazionali e il miglioramento dell’infrastruttura istituzionale, a beneficio delle associazioni di imprese locali.
In questo contesto l’intensificazione dei rapporti commerciali tra Italia ed Iraq passerà dall’operazione di incoming, che vedrà la partecipazione in presenza alla quarta edizione di IVS di una delegazione selezionata di operatori iracheni, formata da imprenditori, rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni locali legate al mondo produttivo.
Nei giorni del summit, la delegazione avrà l’opportunità di interfacciarsi con gli operatori della filiera dell’Oil&Gas presenti in fiera, dando vita a momenti di confronto e ad attività di matchmaking. IVS rappresenterà l’occasione per tessere relazioni commerciali e legami istituzionali allo scopo di favorire la nascita e la crescita di partnership strategiche e tecnologiche tra l’Iraq e il ‘Sistema Italia’.
L’Iraq possiede una delle principali riserve di idrocarburi al mondo, che ammonta a oltre 145 miliardi di barili e 100 trilioni di metri cubi di gas naturale. Le riserve non ancora esplorate sono invece stimate intorno ai 300 miliardi di barili. L’economia irachena dipende in larga misura dal settore energetico: il petrolio rappresenta circa il 65% del PIL, oltre il 90% delle entrate del governo e la quasi totalità delle esportazioni. L’Esecutivo iracheno ha annunciato nuovi piani di investimento nel settore, volti a coinvolgere anche operatori esteri attraverso apposite gare d’appalto, auspicando maggiori interazioni con gli attori locali quali società consolidate, imprese statali e fornitori di servizi. L’Iraq può contare su oltre 4000 miglia di oleodotti, mentre i 3 principali gasdotti collegano il paese a Turchia, Arabia Saudita e Siria. L’ultima comunicazione del Ministero del Petrolio iracheno in tema di esportazioni petrolifere è quella relativa a settembre 2021, che parla di oltre 92 milioni di barili al mese, per una media superiore a 3 milioni di barili al giorno (in leggero aumento rispetto all’export di agosto) e con ricavi di quasi 7 miliardi di dollari.
La collaborazione tra Confindustria Bergamo, Ente Fiera Promoberg e UNIDO aveva già permesso nel 2017 di portare a IVS una delegazione di imprenditori iracheni. In questi quattro anni, diversi cambiamenti hanno interessato la situazione sociopolitica del Paese, che garantisce ora condizioni di maggiore stabilità. Il 10 ottobre scorso si sono tenute le seconde elezioni libere dal termine del conflitto, segno di uno scenario di pace che si presenta più favorevole allo sviluppo di relazioni commerciali. Specie nello scenario attuale, in cui le compagnie estere, i player locali e il governo iracheno stanno mettendo le basi alla ricostruzione delle infrastrutture petrolifere andate distrutte negli anni del conflitto.