Matera, la capitale europea della cultura 2019 è stata il palcoscenico della campagna biennale “Salute e sicurezza negli ambienti di lavoro in presenza di sostanze pericolose” promossa dalla Eu-Osha, Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro.
La giornata organizzata da INAIL, focal point italiano che ha pianificato e realizzato in Italia le numerose iniziative della Campagna in collaborazione con Ministeri e istituzioni, avrà tra i protagonisti anche la Federazione Nazionale degli Ordini dei Chimici e dei Fisici (FNCF), rappresentata dal dott. Achille Palma, Presidente dell’Ordine Provinciale dei Chimici e dei Fisici di Matera.
Durante l’evento sono stati consegnati i riconoscimenti, nell’ambito del concorso “Buone Pratiche” istituito all’interno della Campagna, alle organizzazioni che hanno presentato i migliori esempi di gestione corretta delle sostanze pericolose.
Il ruolo importante dei professionisti Chimici nella valutazione del rischio chimico
L’importanza del ruolo di Chimici e Fisici e la valorizzazione delle loro competenze tecnico-scientifiche, nei diversi ambiti della salute e della sicurezza sul lavoro. È una delle principali istanze della FNCF per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro e permettere, ad esempio, la corretta e compiuta valutazione del rischio chimico. La Federazione è stata infatti uno dei principali sostenitori della Campagna 2018-19 dell’Occupational Safety and Health Administration (OSHA) che mira a sensibilizzare in ambito europeo sui rischi posti dalle sostanze pericolose impiegate negli ambienti di lavoro e a promuovere una cultura di prevenzione da tali rischi.
Obiettivo della FNCF è porre l’accento sulla gestione e valutazione del rischio chimico negli ambienti di lavoro alla luce del Regolamento REACH e CLP. Così come sottolineare l’importanza, da un lato, di avere informazioni complete, esaustive, chiare e puntuali nelle Schede di Dati di Sicurezza (SDS) e correlati scenari espositivi, dall’altro lato, di avere dei referenti per le imprese capaci di analizzare, applicare e contestualizzare tali informazioni al fine di valutare, gestire e conseguentemente prevenire o ridurre l’esposizione dei lavoratori.
La progressiva implementazione del Regolamento REACH ha infatti spostato negli anni il focus sull’attuazione delle misure di gestione del rischio ricevute dall’Utilizzatore a Valle attraverso le SDS e gli scenari di esposizione. Ne consegue che le informazioni sono sempre più complesse, redatte con un linguaggio “codificato” e dal punto di vista di una normativa di prodotto.
Secondo il Presidente della FNCF, la Dott.ssa Chim. Nausicaa Orlandi, «è fondamentale trovare, nelle aziende, nella P.A. e tra i consulenti, professionisti con formazione e preparazione adeguata, in grado di permettere la “contestualizzazione” delle informazioni ricevute nella realtà aziendale, mettendo così in atto quelle misure di protezione collettiva e\o individuale necessarie a garantire la salute del lavoratore e della popolazione. Nell’ambito di questo contesto, i Chimici, che operano nel settore, hanno queste competenze di base, perfezionate successivamente con approfondimenti normativi ed applicativi, competenze che permettono di favorire il dialogo tra queste logiche di valutazione diverse tra una normativa di prodotto ed una di tipo sociale».
La FNCF chiede alle Istituzioni, nella redazione di norme, regolamenti, linee guida, di tenere conto delle competenze dei professionisti Chimici e Fisici, per garantire che determinati aspetti chimici e fisici nell’ambito della sicurezza sul lavoro siano trattati esclusivamente da chi detiene formazione approfondita e competenza specifica. Tutto ciò per garantire la tutela della salute del lavoratore e della collettività, nelle attività normali e in emergenza.
Fonte: FNCF