Firmato il contratto per la raffineria di Lekki in Nigeria, che sarà la più grande del mondo nella sua categoria, e quello per il nuovo stadio di Youndè in Camerun
Con un uno-due di altissimo profilo, Mammoet espande e consolida la sua presenza in Africa Occidentale. Un ruolo di primo piano anche per la filiale italiana del gigante mondiale del sollevamento e trasporto fuori misura.
A metà gennaio, durante una cerimonia a Lagos, capitale petrolifera della Nigeria, la Dangote Group of Industries e Mammoet hanno siglato il contratto per la fornitura dei servizi di sollevamento e trasporto di carichi fuori misura necessari al completamento della nuova raffineria Dangote, che è in costruzione nella Zona Franca di Lekki.
La raffineria è il risultato di un investimento stimato a 12 miliardi di dollari da parte di Dangote ed entrerà in produzione nel 2019. A piena capacità l’impianto, che occupa un’area di 2.100 ettari, sarà in grado di trattare 650.000 barili di greggio al giorno e sarà il più grande al mondo a singola sequenza di processo (single train). Grazie anche agli impianti integrati per la produzione di urea (3 milioni di tonnellate l’anno), di polipropilene (3,6 milioni di tonnellate l’anno) e di lavorazione del gas naturale (85 milioni di metri cubi al giorno portati da un gasdotto sottomarino lungo 1.100 chilometri), la raffineria produrrà 33 milioni di tonnellate l’anno di prodotti derivati dal petrolio, compresi benzine, gasolio, cherosene, jet fuel e diversi intermedi. L’impianto permetterà di ridurre la dipendenza della Nigeria dall’estero per i prodotti distillati, rafforzerà la capacità di esportazione, e creerà decine di migliaia di posti di lavoro, direttamente e nell’indotto.
Più a est, in Camerun, Mammoet Italy, ha ottenuto dal Gruppo Piccini di Perugia il contratto per la fornitura di apparecchiature e servizi di sollevamento per l’esecuzione dei lavori di costruzione del nuovo stadio di Yaoundè, la capitale del Paese. Il progetto, denominato COSO (COmplesso Sportivo Olembé) prevede la realizzazione del Paul Biya Stadium, che sorgerà a Olembé, un sobborgo della città a 13 chilometri dal centro e avrà una capacità di 60.000 posti a sedere, tutti al coperto. Oltre al campo di calcio principale, il complesso sportivo comprenderà anche due stadi per allenamento con 3000 posti a sedere, campi per altre discipline (pallamano, basket, pallavolo, tennis), una piscina olimpionica, un hotel, un centro commerciale, cinque ristoranti, aree ospitalità VIP per 6000 metri quadrati, una sala cinematografica, un centro congressi ed un salone d’onore.
Ai sensi del contratto, Mammoet Italy fornirà 4 gru, di cui una cingolata da 600 tonnellate di portata. Il nuovo stadio verrà completato per la fine di quest’anno e dovrebbe entrare in servizio all’inizio del 2019. I pagamenti relativi all’intero progetto sono garantiti da assicurazione crediti SACE.
“I nuovi contratti in Africa Occidentale – commenta Alberto Galbiati, CEO di Mammoet Italy – dove siamo presenti da diverso tempo soprattutto nell’oil&gas, rappresentano un salto di qualità nel nostro contributo alla crescita di quei Paesi. La partecipazione a Dangote ci inserisce nel progetto di più alto profilo oggi in corso in tutta l’Africa e tra i più notevoli al mondo. Quello di Yaoundè, da una parte ci coinvolge direttamente come filiale italiana, e dall’altra rappresenta un significativo successo nel settore della costruzione di complessi sportivi, che ci vede in posizione preminente nel Mondo e che per l’Italia è rappresentato dalla commessa per il sollevamento e il posizionamento del tetto dell’Allianz Arena di Torino e per l’Europa tra gli altri da Wembley a Londra e dal Philips Stadion ad Eindhoven”.
Fonte Mammoet Italy