AkzoNobel, Avantium, Chemport Europe, RWE e Staatsbosbeheer hanno deciso di unire le forze per costruire una nuova bioraffineria che produrrà bioplastiche a Delfzijl, in Olanda
L’obiettivo sarà quello di produrre materie complesse partendo del glucosio a elevata purezza e della lignina, derivati da biomasse non edibili come i sottoprodotti dell’industria agroforestale e cartaria. Il processo di fermentazione a basso costo Zambezi, messo a punto da Avantium, sarà la chiave per raggiungere questo importante risultato.
Il glucosio sarà poi la base per la produzione di materiali biobased, tra cui bioplastiche come acido polilattico (PLA, il materiale più usato nella realizzazione di prodotti mediante l’utilizzo di macchine di prototipazione rapida), polietilen-furanoato (PEF, un poliestere ottenuto con tecnologia brevettata “YXY”) e poli-idrossi-alcanoati (PHA, polimeri termoplastici duttili e più o meno elastici in base alla loro composizione chimica), mediante processi di fermentazione o catalitici. Riguardo la lignina l’utilizzo sarà diverso, infatti verrà destinata alla produzione di energia.
L’impianto verrà costruito nel polo chimico di AkzoNobel di Delfzijl, ma solamente dopo la validazione del processo in un impianto dimostrativo: tale struttura sarà progettata per essere facilmente scalata alla produzione commerciale.
Staatsbosbeheer, ente pubblico forestale, garantirà l’approvvigionamento di materie prime cellulosiche, mentre la compagnia energetica RWE Generation metterà in dotazione alcuni feedstock e userà la lignina nelle sue centrali. Chemport Europe si occuperà di fornire supporto strategico al progetto.