Danfoss e AP Møller Holding A/S hanno siglato un accordo di collaborazione strategica
La partnership fa parte del progetto di AP Møller Holding mirato a sviluppare ed esplorare il potenziale di un approccio industrializzato allo sfruttamento dell’energia geotermica in Danimarca.
Il potenziale geotermico in Danimarca è piuttosto elevato e lo sfruttamento dell’energia geotermica come sorgente di energia pulita diventerà fondamentale nei sistemi energetici futuri. Il calore geotermico si integra perfettamente con altre fonti di energia rinnovabili e può, se combinato con le pompe di calore, soddisfare il 15-30 percento del fabbisogno di calore nei grandi sistemi di teleriscaldamento.
L’energia geotermica svolgerà un ruolo molto importante nel passaggio alle fonti di calore provenienti da fonti di energia rinnovabile. Le fonti di energia geotermica, se sfruttate efficacemente, in combinazione con le pompe di calore, possono soddisfare il 10-15% del fabbisogno energetico totale della Danimarca e svolgere un ruolo chiave nel garantire l’approvvigionamento di energia verde futura.
“Sfruttare maggiormente l’enorme potenziale dell’energia geotermica come fonte di energia pulita e sostenibile rappresenta un’interessante prospettiva commerciale. Potenzialmente, l’energia geotermica può rappresentare per il sistema di riscaldamento quello che il vento rappresenta per il sistema elettrico. E poiché il teleriscaldamento è un prerequisito per l’uso del calore geotermico, riteniamo che questo ambizioso progetto offra buone opportunità di business e intendiamo pertanto sostenerlo, per sviluppare ulteriormente il nostro settore del riscaldamento e sfruttare anche interessanti prospettive socioeconomiche di un passaggio su larga scala alle energie rinnovabili”, afferma Lars Tveen, Presidente di Danfoss Heating Segment.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione di Danfoss, Jørgen M. Clausen, ha ispirato AP Møller Holding a indagare sul potenziale dell’energia geotermica industrializzata a bassa temperatura in Danimarca. Insieme, Danfoss e AP Møller Holding, possiedono un insieme unico di competenze sui sistemi di teleriscaldamento, fornitura di energia ed esplorazione, sviluppo ed estrazione di risorse sotterranee.
“Da molti anni mi interesso all’energia geotermica in Danimarca. Tuttavia, l’energia geotermica ad alta temperatura è disponibile solo in alcune aree dell’Europa, come l’Islanda. Il concetto che ho sviluppato si basa sull’energia geotermica a bassa temperatura, utilizzata in un ambiente decentralizzato con molte entità più piccole, che gli consente di adattarsi facilmente alle aree urbane. Sono convinto che la combinazione di l’esperienza e le competenze di AP Møller Holding e Danfoss consentiranno di industrializzare l’utilizzo dell’energia geotermica a bassa temperatura, che abbiamo in abbondanza, a vantaggio della Danimarca”, afferma Jørgen M. Clausen.
La partnership con AP Møller Holding è strettamente legata a coinvolge Danfoss Heating che ha messo a disposizione del progetto un gruppo di esperti e che vanta un’esperienza senza uguali in ambito di sistemi di teleriscaldamento in Danimarca. Inoltre, il gruppo di lavoroprogetto si concentrerà sulla presentazione di strumenti e politiche necessarie a sbloccare il potenziale dell’energia geotermica in Danimarca. Qui si possono ottenere ulteriori informazioni sul progetto di energia geotermica di AP Møller Holdings.
Informazioni
Teleriscaldamento sostenibile dal sottosuolo
Secondo un nuovo studio dell’International Agency for Renewable Energy, IRENA, il calore geotermico rappresenta una delle soluzioni più economiche per ridurre le emissioni di CO2. IRENA ritiene che aumentare la quota di energia geotermica nel settore del riscaldamento sia economicamente più conventiente rispetto ad aumentare la percentuale di biomassa nelle aree in cui sono presenti risorse geotermiche.
Sebbene le risorse geotermiche nel sottosuolo danese siano significative, esistono solo tre piccoli impianti geotermici sul territorio danese. Uno dei motivi per cui i sistemi geotermici non sono diffusi sono i rischi economici associati alla perforazione del suolo.
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