Qualità e conformità dei prodotti cosmetici: dalle materie prime alle analisi in uscita

31 Luglio 2024
cosmetici

L’industria cosmetica è un settore produttivo di importanza crescente. Gli operatori impegnati in questo campo hanno bisogno di conoscere le fondamentali innovazioni scientifiche, tecnologiche e normative che ne facilitano il progresso. 

 

Ogni giorno, fin dalle prime, semplici azioni che compiamo al mattino appena svegli, una serie di operazioni e gesti abitudinari, supportati da prodotti mirati alla cura personale, accompagnano ormai le vite di tutti noi, in diverse modalità. Si tratta di tutto ciò che ruota attorno ai prodotti cosmetici, che dall’igiene personale al make-up, passando per la protezione e la prevenzione, soddisfano uno spettro piuttosto ampio di esigenze legate all’attenzione per il benessere del proprio corpo.

 

Sebbene il più delle volte, nell’immaginario comune, questi vengono associati soprattutto all’idea di estetica e di bellezza, sono in realtà prodotti assai più pervasivi, di larga diffusione e consumo, che rappresentano inoltre solo la parte finale di un processo produttivo piuttosto complesso, e su cui capita spesso di cercare informazioni accurate circa la loro provenienza ed efficacia. 

In effetti, negli ultimi anni sembra esserci stata una particolare attenzione da parte del grande pubblico in merito al tema dei cosmetici. Del resto, non va dimenticato che i cosmetici sono dei veri e propri protagonisti delle nostre società fin dall’antichità – basti pensare all’uso che gli antichi egizi, così come i Romani, facevano dei primordiali prodotti cosmetici dedicati agli ornamenti, all’arte o alla religione. Questa crescente attenzione è probabilmente anche il frutto di alcuni allarmi circolati in modo insistente su alcuni prodotti, al limite di fake news, per esempio in merito a presunti e discutibili pericoli per la salute di determinati ingredienti. Le cautele e i timori in questo senso sono di certo comprensibili. Lo sviluppo di un nuovo prodotto richiede, tuttavia, sempre grande attenzione ai fattori che riescono a garantire alti standard di efficacia e di sicurezza, in modo da assicurare così una complessiva, irrinunciabile qualità della produzione finale. I cosmetici sono di certo tra i primi ad aver bisogno di una costante implementazione in quest’ottica, visto l’uso abbondante che ne facciamo, dalla scelta delle materie prime, alla vigilanza sui processi di produzione e di immissione nel mercato. Per questo, è molto importante ricordare che a fondamento dell’industria cosmetica c’è una importante componente scientifica, a partire dai contributi essenziali offerti dalla ricerca e dall’innovazione tecnologica, che aiutano a migliorare i processi produttivi sotto molti punti di vista, dalla maggiore sostenibilità dei consumi all’accuratezza delle analisi dei lavorati. Al contempo, bisogna senz’altro tener conto di un contesto normativo in continua evoluzione, che ricopre un ruolo fondamentale nella tutela della salute dei consumatori. 

Non meno responsabilizzati sono anche gli stessi operatori e produttori che intendono rimanere competitivi in questo settore produttivo, così cruciale per il nostro Paese, e che hanno perciò bisogno di chiedersi e di conoscere tutti gli aggiornamenti circa le migliori strategie di analisi, sempre meno invasive, veloci e versatili, finalizzate a verificare la qualità e la sicurezza degli ingredienti e dei prodotti finiti, e di essere consapevoli dell’attuale assetto normativo europeo che mette al sicuro la qualità dei cosmetici, dalla produzione alla vendita. 

Di questo tema così interessante e ricco di spunti di riflessione critica si è discusso durante l’ultimo appuntamento webinar della serie B2Better dello lo scorso 23 luglio. A guidare il pubblico in questo incontro sono stati due ospiti esperti d’eccezione: la Prof.ssa Paola Minghetti dell’Università degli Studi di Milano, docente di tecnologia e legislazione dei medicinali e dei prodotti per la salute presso la Facoltà di Scienze del Farmaco, Direttore del Dipartimento di Scienze Farmaceutiche e Presidente della Società Italiana di Tecnologia e Legislazione Farmaceutiche (SITELF) e della Società Italiana Farmacisti Preparatori (SIFAP) e il Dr. Paolo Belloni di Bruker Optics, chimico, con una ventennale esperienza in spettroscopia molecolare IR, NIR e Raman, esperto in soluzioni in-linea nei settori chimico, farmaceutico e alimentare.

Nella prima parte del talk, la Prof.ssa Minghetti, che svolge la sua attività di ricerca sugli aspetti tecnologici dei medicinali, dei dispositivi medici e dei cosmetici, ha introdotto l’incontro parlando delle caratteristiche principali dei prodotti della cosmetica, definendoli in relazione e in comparazione con altri prodotti, utilizzati in caso di malattie (dispostivi medici e medicinali) e di prevenzione o stato di buona salute (alimenti speciali, integratori eccetera). In base al rischio attribuito all’uso del prodotto, vengono seguite procedure differenti per garantire la salute pubblica.  A questo proposito, nella presentazione sono stati approfonditi gli aspetti legati alla loro produzione e immissione in commercio, sulla base dell’attuale quadro normativo in vigore emanato a livello europeo nel 2009. In particolare, la Prof.ssa Minghetti ha illustrato gli articoli più interessanti riguardanti la responsabilità giuridica riportata sull’imballaggio, le buone pratiche di fabbricazione e la relativa norma ISO (materie prime e imballaggio, laboratorio e controllo qualità), la sicurezza e la valutazione della sicurezza, il campionamento e l’analisi. Uno sguardo finale è stato dedicato all’elenco delle sostanze vietate, al contesto degli allergeni e ai metodi alternativi ai test sugli animali per garantire la sicurezza dei prodotti cosmetici. Valutando quelli che sono gli attuali strumenti legislativi, risulta chiaro che qualunque prodotto cosmetico non può arrivare sugli scaffali di vendita senza aver superato un articolato e severo percorso di controllo: i consumatori italiani ed europei possono essere sicuri della qualità dei cosmetici!

A seguire, il Dr. Belloni ha approfondito il tema delle soluzioni e delle innovazioni tecnologiche di analisi attualmente disponibili al servizio dell’industria cosmetica. Dopo aver ricordato i principi di base della spettroscopia infrarossa, a partire dalla natura intima della radiazione elettromagnetica e dalla interazione onda-materia – premessa teorica essenziale per apprezzare le prestazioni degli strumenti diagnostici non invasivi – sono state descritte più in dettaglio le principali tecniche di campionamento, in particolare per quanto riguarda le metodologie all’infrarosso FT-IR e FT-NIR, e la spettroscopia Raman, mostrando per ciascuna degli esempi di spettri di analisi e le tecnologie di base dei relativi spettrometri. Tra queste, la spettroscopia Raman vede un livello relativamente maggiore di complessità nell’interazione con i campioni, coinvolgendo la radiazione Laser, ovvero monocromatica, con l’insorgere di fenomeni di diffusione e di fluorescenza. 

L’intervento si è quindi focalizzato sul controllo qualità e sull’identificazione delle materie prime durante lo sviluppo e la produzione dei cosmetici. Quali campioni si pensa di analizzare, quale è la loro natura fisica? Quali informazioni si vogliono ottenere, che preparazione ha l’operatore che effettuerà le misure? Per rispondere a queste domande, è utile comparare tra loro le possibili tecniche, tutte in grado di generare, in intervalli brevi, delle specifiche firme spettrali, in modo non distruttivo e sostenibile, sia dal punto di vista chimico, senza l’uso di particolari solventi, che sotto l’aspetto economico. Per gli ingredienti e i prodotti cosmetici finiti, è possibile valutare i vantaggi delle singole tecniche su campioni in tutti gli stati, solido, liquido o gassoso, vista l’ampia varietà di prodotti a disposizione, dal talco in polvere alle lacche spray. Un bilancio tecnologico finale in termini di rapporto benefici-costi, vede la tecnica FT-NIR come potenzialmente preferibile per gli obiettivi di analisi di controllo qualità nell’industria cosmetica. Le strumentazioni di diagnostica offerte da Bruker Optics soddisfano tutte le esigenze scientifico-tecnologiche tipiche delle linee di produzione in cosmetica, garantendo agilità e versatilità nell’utilizzo degli spettrometri, con un alto livello di accuratezza degli spettri in uscita, in tempi rapidi. La continua implementazione tecnologica, a partire dallo stato dell’arte della ricerca e delle richieste degli operatori, è un tratto distintivo di Bruker, che aggiunge così una ulteriore garanzia di qualità per il consumo quotidiano dei prodotti cosmetici. 

Il talk si è chiuso come di consueto con le domande e le curiosità del pubblico, approfondendo, tra gli altri, gli aspetti legati alla certificazione delle materie prime, alle analisi sui prodotti più complessi come le miscele, e all’utilizzo e alla manutenzione di routine degli strumenti diagnostici, a conferma del grande interesse coltivato per questo argomento.

La registrazione dell’evento è disponibile sui nostri siti, appuntamento al prossimo B2Better!

 

 

 

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