Il protossido di azoto derivato dalla produzione di acidi ha un effetto serra molto superiore all’anidride carbonica. Con piano di investimenti pluriennale RadiciGroup ha praticamente azzerato queste emissioni del suo sito di Novara.
Porsi obiettivi concreti di sostenibilità ambientale attraverso l’abbattimento delle emissioni dirette di gas effetto serra, facendo leva su investimenti e tecnologie all’avanguardia: è questo l’approccio che da sempre guida le attività di RadiciGroup, leader mondiale nella produzione di una vasta gamma di intermedi chimici, polimeri di poliammide, tecnopolimeri ad alte prestazioni e soluzioni tessili avanzate.
Una strategia che si è dimostrata efficace, permettendo di raggiungere traguardi ambiziosi: tra il 2011 e il 2020, infatti, le emissioni di gas serra a livello di Gruppo sono diminuite del 70%, passando da circa 700.000 tonnellate annue di CO2 equivalente a circa 200.000 tonnellate.
Questi risultati sono stati raggiunti grazie soprattutto alle azioni implementate nell’area di Business Specialty Chemicals con stabilimenti a Novara e in Germania, cuore delle attività chimiche di RadiciGroup. Qui si produce acido adipico, un intermedio fondamentale nella catena della poliammide 66 e che, come sottoprodotto derivato dal suo processo di produzione, rilascia protossido di azoto: si tratta di un gas che non presenta in sé particolari problematiche (viene usato nel settore medicale come anestetico o nel settore alimentare come propellente della panna spray), ma che, se immesso liberamente nell’atmosfera, ha una capacità di effetto serra molto superiore all’anidride carbonica.
Un piano di investimenti pluriennale di oltre 10 milioni di euro volto a ridurre queste emissioni ha interessato il sito Radici Chimica di Novara con tre importanti interventi: la messa in funzione, nel 2004 di un reattore, progettato e brevettato dall’azienda, che sfruttando un catalizzatore disposto su 3 letti decompone il protossido di azoto nei due elementi che lo compongono (azoto e ossigeno) rendendolo innocuo per l’atmosfera; l’installazione nel 2013 di un impianto EnviNOx per abbattere il protossido di azoto associato alla produzione di acido nitrico e, nel 2021, un ulteriore miglioramento del sistema di abbattimento delle emissioni associate alla produzione di acido adipico. Dall’attivazione di quest’ultimo impianto, in 9 mesi, sono state abbattute più di 35.000 tonnellate equivalenti di anidride carbonica. Tutte queste azioni hanno fatto sì che oggi Radici Chimica Novara possa registrare un livello di emissioni di protossido di azoto inferiore a 10 ppm (parti per milione), un valore pressoché nullo.