Secondo i dati emersi dal primo Rapporto Green Economy di Remedia, si stima che in Europa lo scorso anno – grazie al riciclo dei RAEE, i Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche – si sono potuti evitare 2,9 milioni di tonnellate di CO2eq. In Italia, invece, si sono risparmiate 550 mila tonnellate di CO2eq
Remedia, sistema collettivo no-profit per la gestione eco-sostenibile dei RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), ha recentemente rilasciato il primo Green Economy Report (GER), un documento che mette in relazione il climate change con la gestione dei rifiuti, sistematizzando i dati sull’argomento.
Gli autori del report hanno stimato che nel 2015 in Europa il riciclo dei RAEE ha evitato l’emissione di 2,9 milioni di tonnellate di CO2eq. Il principale contributo a questo risparmio è venuto dallo smaltimento green dei grandi elettrodomestici (il 51,8%). Non deve essere sottostimato poi il beneficio del giusto smaltimento dei gas CFC (fluoroclorocarburi), di cui non è stata effettuata una stima precisa a causa degli scarsi dati disponibili. Il riciclo dei RAEE in Italia nel 2015 ha portato a circa 550 mila tonnellate di CO2eq in meno di emissioni in atmosfera.
Lo scorso anno Remedia ha gestito in modo efficiente ed eco-sostenibile oltre 39.800 tonnellate di RAEE – di cui 33.300 di carattere domestico (83,7%) previa raccolta in 698 Centri comunali, 3.600 tonnellate di rifiuti cosiddetti professionali (9,1%) e 2.900 tonnellate di pile e accumulatori (7,3%), oltre a 600 tonnellate di altri tipi di rifiuti.
Il Green Economy Report poi, ha evidenziato l’impatto positivo di queste operazioni sull’ambiente; tale impatto è stato misurato non solo attraverso il parametro del Carbon footprint (bilancio delle emissioni dei gas serra), ma anche mediante altri indicatori, quali il Water footprint (bilancio idrico), il Material footprint (bilancio delle risorse) e il Land Footprint (bilancio nel consumo del suolo). Inoltre, il recupero di materiali dai rifiuti tecnologici ha inciso positivamente su tutta l’economia italiana: Remedia ha calcolato il beneficio economici dell’intero sistema prendendo in esame i quantitativi dei singoli materiali recuperati e dei rispettivi prezzi di mercato. Dall’elaborazione della Fondazione Sviluppo Sostenibile su dati Remedia, Eurostat, World Bank e Indexmundi, è emerso infatti che nel 2015 Remedia ha contribuito ad abbassare i costi di importazione di materie prime per circa 16 milioni di euro.