Per l’acquisizione dei diritti di Signifor e di Osilodrostat la società ha pagato a Novartis 351 milioni di euro
Recordati comunica che è stata conclusa con successo l’acquisizione da Novartis dei diritti a livello mondiale per Signifor e Signifor LAR, farmaci per il trattamento della Malattia di Cushing e dell’Acromegalia in pazienti adulti per i quali l’intervento chirurgico non è indicato o non è stato risolutivo, oggetto dell’accordo firmato il 12 luglio 2019. L’accordo comprende anche i diritti a livello mondiale di Osilodrostat, un innovativo trattamento sperimentale per la Sindrome di Cushing endogena in fase di registrazione nell’Unione Europea e negli Stati Uniti d’America. A conclusione della transazione è stato pagato a Novartis un corrispettivo di 390 milioni di dollari. Successivamente, sono previsti ulteriori pagamenti soggetti all’approvazione e alla commercializzazione di osilodrostat, oltre a royalties sulle vendite di questo nuovo prodotto.
La Sindrome di Cushing comprende la Malattia di Cushing, una grave patologia endocrina causata da un adenoma ipofisario che porta all’ipersecrezione surrenalica di cortisolo. Altre cause della Sindrome di Cushing endogena comprendono patologie più rare quali l’adenoma surrenalico, la Sindrome di Cushing da secrezione ectopica di ACTH (ormone adrenocorticotropo) e l’iperplasia surrenalica macronodulare indipendente dall’ACTH. Questa patologia è associata a un incremento della morbilità e della mortalità. L’Acromegalia è causata da una eccessiva esposizione all’ormone della crescita che porta alla produzione del fattore di crescita insulino-simile di tipo 1: la causa più comune dell’Acromegalia è l’adenoma ipofisario.
Signfor® contiene il principio attivo pasireotide, un analogo della somatostatina. La somatostatina, prodotta naturalmente dall’organismo, blocca la produzione e il rilascio di certi ormoni, compreso l’ACTH. La pasireotide agisce in maniera simile alla somatostatina. Signifor® quindi, blocca la produzione di ACTH, facilitando il controllo della ipersecrezione di cortisolo e la riduzione della sintomatologia della Malattia di Cushing.
L’Osilodrostat, attivo per via orale, è un inibitore dell’11 beta-idrossilasi, un enzima che catalizza la fase finale della sintesi di cortisolo nella corteccia surrenale. Questo innovativo farmaco per la Sindrome di Cushing endogena rappresenterà una nuova ed efficace opzione terapeutica per i pazienti.
Fonte: Tecnomedicina.it