Responsible Care, trent’anni di impegno della chimica a favore dello sviluppo sostenibile

16 Dicembre 2024
Responsible Care

Il settore vanta da anni una posizione di leadership nell’ambito della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, sul fronte ambientale i risultati del rapporto si confermano eccellenti in particolare nella riduzione di gas serra.

 

Responsible Care è il Programma volontario di promozione dello Sviluppo Sostenibile dell’Industria Chimica mondiale, secondo valori e comportamenti orientati alla Sicurezza, alla Salute e all’Ambiente, nell’ambito più generale della Responsabilità Sociale delle Imprese. 

“Da 30 anni con il Rapporto Responsible Care certifichiamo l’impegno delle imprese chimiche a favore dello sviluppo sostenibile: un valore che trasferiamo ai numerosissimi settori a valle e direttamente nei prodotti di consumo attraverso innovazioni di processo, di prodotto e nuove tecnologie, con risultati di assoluta eccellenza; è tempo che questo primato ci venga riconosciuto, accreditandoci come Industria indispensabile per realizzare la transizione ecologica. Così Francesco Buzzella, Presidente Federchimica (Federazione nazionale dell’Industria chimica), nel corso della presentazione annuale del Rapporto Responsible Care.

“Dal Rapporto – ha dichiarato Buzzella – emerge chiaramente come sicurezza, salute e un elevato livello di benessere e salubrità sui luoghi di lavoro siano elementi distintivi del settore chimico. Un risultato che si deve anche all’impegno delle Parti sociali settoriali nella promozione della responsabilità sociale e del welfare contrattuale, che ha contribuito a realizzare un rapporto di lavoro moderno, flessibile e inclusivo, finalizzato a dare risposte alle esigenze dei lavoratori e dei loro familiari”

Nel 2023 l’industria chimica ha generato un valore della produzione pari a 67,4 miliardi di euro. Di questi, il 91,4% (61,6 miliardi di euro) viene distribuito agli stakeholder, sotto forma di acquisti di beni e servizi, spese per il personale e imposte versate alla pubblica amministrazione. L’industria chimica contribuisce al bilancio pubblico e all’offerta di servizi ai cittadini, versando tributi per 0,9 miliardi di euro, ai quali si aggiunge quasi 1 miliardo di euro in imposte e oneri sociali connessi alle spese per il personale. Gli investimenti e i costi operativi destinati alla sostenibilità sociale ed ambientale delle imprese aderenti a Responsible Care rappresentano annualmente oltre il 2% del valore economico generato, per un ammontare complessivo di 763 milioni di euro, di cui 274 milioni in investimenti

Il settore vanta da anni una posizione di leadership nell’ambito della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro: l’incidenza degli infortuni nel settore è inferiore del 39% rispetto alla media manifatturiera. Dal 2010 il numero degli infortuni, a parità di ore lavorate, è diminuito del 44% e mostra un ulteriore calo del 10% rispetto al 2019, anche grazie alla sensibilizzazione dei dipendenti verso atteggiamenti sicuri e responsabili: negli ultimi 13 anni il numero di ore di formazione per dipendente è cresciuto del 23%. Anche l’innovazione introdotta grazie alle tecnologie digitali ha generato effetti positivi.

Sul fronte ambientale, i risultati del rapporto si confermano eccellenti in particolare nella riduzione di gas serra: nel 2022 l’industria chimica in Italia ha emesso direttamente 11,6 milioni di tonnellate di CO2 equivalente (scope 1), il 2,8% del totale del Paese (nel 1990 rappresentavano il 6,2%). Dal 1990 le emissioni della chimica sono diminuite del 64%, valore che pone l’industria chimica già in linea con l’ambizioso obiettivo del Green Deal europeo al 2030 (-55%).

Considerando le emissioni – dirette e indirette (scope 1 e scope 2) – negli ultimi 30 anni l’industria chimica ha ridotto i propri impatti sui cambiamenti climatici del 67%. L’industria chimica è impegnata a perseguire un modello economico sempre più circolare: il riciclo (45,5%) è la prima modalità di destinazione dei rifiuti, in significativo aumento rispetto al 2015 (era il 23%). Il Rapporto sintetizza un processo virtuoso, che certifica un impegno oneroso da parte delle Imprese del settore e che va riconosciuto, anche alla luce delle sfide future: “Gli obiettivi del Green Deal, contestualizzati nello scenario geopolitico internazionale, ci spingono a considerare il tema della competitività del sistema economico europeo e a trovare, al contempo, soluzioni globali alle sfide della transizione energetica, climatica ed ecologica ha aggiunto Buzzella.

Un compito tutt’altro che banale, come emerso anche recentemente dai lavori del COP 29, che richiede un approccio scientifico, pragmatico e non ideologico; un ambiente favorevole alla ricerca, allo sviluppo e all’innovazione; la capacità di attrarre capitali, investimenti e risorse umane di eccellenza; un quadro legislativo chiaro, certo e snello; un’amministrazione pubblica efficiente.

“La Chimica è indispensabile per un progresso compatibile con le nuove sfide ambientali e sociali. Serve però il supporto di tutti, in primo luogo di Governo e Istituzioni, che devono essere al nostro fianco in questo percorso”“È sicuramente fondamentale perseguire la transizione ecologica – ha concluso Buzzella – ma occorre considerare attentamente il rapporto tra benefici e costi, i tempi necessari di adeguamento e la salvaguardia della competitività delle imprese europee, che, in definitiva, equivale a tutelare il nostro benessere e la nostra aspirazione al progresso”

 

Il Premio Responsible Care, giunto alla sua 20a edizione, è stato assegnato a

 

  • BRACCO per il Progetto: “Impianto recupero solventi – stabilimento di Ceriano” – L’efficientamento degli impianti per il recupero di solventi, introducendo avanzamenti tecnologici, ha permesso di: aumentare la resa del processo, ridurre le perdite di solventi – riducendo il carico di COD nel trattamento delle acque reflue – e ottimizzare i consumi di utenze (es. riduzione dei consumi idrici di 500 m3 /ora). I risultati finali sono stati una migliore sostenibilità ambientale (6.500 t di CO2eq. risparmiata pari al 5% dell’impronta carbonica) e una riduzione dell’approvvigionamento delle materie prime e dei costi di recupero
  • INFINEUM per il Progetto: “ZDDP Eco-Mode – Riduzione dell’eccesso stechiometrico di alcol” Realizzato su una linea di produzione dedicata alle formulazioni di additivi per oli lubrificanti (ZDDP – dialchilditiofosfati di zinco, componenti utilizzati per via delle loro proprietà antiusura e antiossidanti), il progetto ha conseguito una riduzione del 50% dell’eccesso stechiometrico di alcol in reazione. In questo modo si è minimizzato l’utilizzo di materie prime (risparmio di alcoli consumati di circa 300 t/anno), riducendo il rifiuto misto acqua/alcol generato e le emissioni di gas serra associate (circa 800 tCO2eq. all’anno evitate)
  • ITALMATCH CHEMICALS per il Progetto: “Utilizzo di inibitori di idrati derivati dai rifiuti di salmone nell’industria petrolifera e del gas” – Creazione di inibitori di idrati derivati dai rifiuti di salmone, utilizzati in dosaggi ridotti rispetto ai solventi tradizionali. La nuova tecnologia trasforma i rifiuti ittici in una risorsa preziosa e offre un’alternativa ecocompatibile agli inibitori fossili, caratterizzata da una elevata biodegradabilità e minima tossicità. Migliore circolarità, riduzione dell’impronta ambientale e carbonica, miglioramento del profilo eco-tossicologico e aumento del profilo di sicurezza per gli operatori
  • LIQUIGAS per il Progetto: “Dare valore ai rifiuti: un progetto di economia circolare in collaborazione con Contarina S.p.A.” – Attraverso una collaborazione di filiera per l’economia circolare, il progetto valorizza la raccolta dei rifiuti organici per la produzione di biometano liquido; il combustibile viene utilizzato per alimentare la flotta dell’azienda municipale che gestisce i rifiuti di 49 Comuni della provincia di Treviso, attraverso un impianto progettato, realizzato e manutenzionato da Liquigas. Sono state così ridotte le emissioni di CO2 (fino all’85% rispetto all’uso del gasolio) e minimizzate le emissioni di SO2 e di PM10 (oltre il 95%).
  • SOL per: “Progetto pilota e campagna informativa dedicati alla riduzione dei rischi di collisione e di investimento all’interno delle Unità del Gruppo SOL” – La campagna, sviluppata nel corso del 2023, ha consentito l’elaborazione e l’implementazione di soluzioni per ridurre i rischi di collisione e di investimento all’interno delle Unità del Gruppo SOL attraverso l’illustrazione di otto semplici regole comportamentali incentrate su movimentazione, manutenzione e viabilità. Per ogni regola, è stato identificato il comportamento sicuro da tenere e, in alcuni casi, è stato confrontato direttamente con il comportamento a rischio.

 

 

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