Spesso nella produzione e nel montaggio, per motivi di spazio, i sensori vengono installati tra i rulli della linea di trasporto. Qui non è possibile fissare un ricevitore o un riflettore. Per questo vengono impiegate fotocellule a tasteggio con soppressione dello sfondo
L’illuminazione sul soffitto è fatta di luce pulsata. Tali impulsi non sono visibili per l’occhio umano. Quando l’ottica dei sensori installati è orientata direttamente verso il soffitto dello stabilimento, in caso di una collisione tra i fasci di luce pulsati ed il fascio di luce pulsato del sensore può verificarsi un errore di commutazione.
La soluzione è la fotocellula a tasteggio con soppressione attiva della luce ambiente (A²LS). Le fotocellule a tasteggio Leuze sono dotate già da anni di una soppressione attiva della luce ambiente integrata.
Grazie a questa funzione il sensore è in grado di distinguere tra la luce ambiente e la luce riflessa dall’oggetto. Se viene rilevata della luce ambiente, l’emissione degli impulsi viene ritardata in modo che non si verifichi una collisione tra questi ultimi e gli impulsi dell’illuminazione del soffitto.
La luce pulsata ad alta frequenza con illuminazione a LED aumenta il rischio di errori di commutazione
Per motivi di efficienza, negli stabilimenti produttivi si sta ricorrendo sempre di più all’impiego di moderne illuminazioni a LED. Qui la luce viene pulsata molto più rapidamente rispetto alla tradizionale illuminazione da soffitto fatta, ad esempio, di lampade al neon. In tali condizioni di illuminazione il metodo utilizzato sinora per la soppressione della luce ambiente dimostra i propri limiti.
NOVITÀ: avanzata soppressione attiva della luce ambiente con elevata frequenza di clock ed elaborazione parallela del segnale
Per soddisfare questi cambi di esigenze, Leuze ha migliorato notevolmente la soppressione attiva della luce ambiente per le fotocellule a tasteggio delle serie 3C, 25C, 46C e 49C. Le schede elettroniche basate su ASIC di queste serie sono state dotate di un’elevata frequenza di clock e della possibilità di un’elaborazione del segnale parallela.
Ciò permette un’analisi rapidissima della luce ambiente pulsata ad alta frequenza e la relativa reazione del sensore. Quest’ultimo adatta il momento di emissione dell’impulso in modo tale da emetterlo nel momento in cui la lampada a LED non sta pulsando.
Le varianti Leuze ad alta frequenza sono pronte già oggi per le esigenze future
Secondo le aspettative, il trend avuto finora dell’illuminazione a LED con una sempre maggiore frequenza di impulso continuerà. Per questo Leuze ha sviluppato già da ora delle varianti in grado di resistere a un’irradiazione diretta e la cui soppressione della luce ambiente è progettata per una frequenza di impulso particolarmente elevata. Anche in caso di stabilimenti illuminati a LED, i sensori riescono a resistere a un’irradiazione diretta evitando così che si verifichino errori di commutazione.