In un convegno al Centro Sant’Elisabetta dell’Università di Parma i risultati di due progetti agricoli innovativi finanziati dal Programma di Sviluppo Rurale 2014-20 della Regione Emilia-Romagna. Coordinamento scientifico del prof Nelson Marmiroli
La sfida dei cambiamenti climatici rappresenta per il settore agricolo un fenomeno peculiare tale da rendere indispensabile una strategia di adattamento e una crescente attenzione nei confronti delle produzioni sostenibili e “climate smart”: i progetti RIFASA – RIqualificazione delle FASce fluviAli – e Acchiappacarbonio sono stati sviluppati per garantire all’interno di un’economia agricola circolare la produzione di alimenti, fibre e bioenergie minimizzando le emissioni di gas serra.
Ai progetti, finanziati dalla misura 16.1 del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Emilia-Romagna, hanno partecipato partner istituzionali e privati riuniti in gruppi operativi coordinati dall’Azienda Agraria Sperimentale Stuard di Parma, con il coordinamento scientifico del prof. Nelson Marmiroli dell’Università di Parma.
I risultati dei due progetti sono stati presentati mei giorni scorsi al Centro Sant’Elisabetta del Campus Scienze e Tecnologie dell’Università di Parma, in un workshop cui hanno partecipato l’Assessora regionale all’Agricoltura Simona Caselli e funzionari della Regione Emilia-Romagna.
PIROLISI E BIOCHAR
Attraverso un innovativo impianto sperimentale di pirogassificazione è possibile riutilizzare residui agricoli per produrre un ammendante, il Biochar, con elevata stabilità. Questo processo costituisce un’interessante tecnologia non combustiva di conversione di biomasse e risulta “Carbon negative”, in quanto il carbonio sequestrato è maggiore di quanto ne viene immesso in atmosfera durante la pirolisi. In particolare, la struttura superficiale del Biochar, caratterizzata da pori di dimensioni eterogenee, diminuisce il fabbisogno di acqua e di fertilizzanti nei terreni agricoli e rende possibile l’utilizzo di questo materiale nella rimozione di contaminanti organici e inorganici dalle acque. Oltre alla valenza ambientale, questo procedimento permette di ottenere un gas di sintesi (il syngas) con elevato potere calorifico, in grado di fornire energia alle piccole e medie aziende agricole che utilizzino il pirogassificatore con ulteriori vantaggi economici.
I partecipanti al workshop hanno visitato l’impianto sperimentale di pirogassificazione inaugurato lo scorso 26 marzo presso l’area della Centrale termica del Campus Scienze e Tecnologie dell’Università di Parma, grazie alle convenzioni tra Università di Parma, Iridenergy S.r.l. e SIRAM S.p.A. Questo impianto è determinante per le sperimentazioni all’interno di progetti PSR 2014-2020 in cui sono coinvolti, oltre ai Centri Interdipartimentali CIDEA e SITEIA.PARMA e al Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale dell’Università di Parma, anche l’Azienda Agraria Sperimentale Stuard, l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, la Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari (SSICA), il CREA di Fiorenzuola d’Arda (PC), il Centro di Formazione Sperimentazione e Innovazione “Vittorio Tadini” e numerose aziende agricole delle province di Parma e Piacenza. Per l’Università di Parma partecipano, oltre al prof. Marmiroli, i docenti Michele Donati, Filippo Arfini, Elena Maestri, Alessio Malcevschi, Marta Marmiroli, Davide Imperiale, Laura Paesano, Giacomo Lencioni, Marianna Guareschi.
Il progetto ACCHIAPPACARBONIO ha l’obiettivo di introdurre nella filiera agroalimentare un processo innovativo per la carbonizzazione dei residui come la biomassa vegetale, con il conseguente impiego del Biochar come ammendante; con l’introduzione di questo sistema innovativo, brevettato e accessibile economicamente anche a piccole e medie aziende agricole, si ottengono il sequestro del carbonio in forma stabile e permanente nel suolo, la riduzione della mineralizzazione e la perdita per dilavamento della sostanza organica, oltre alla produzione di energia.
I PARTNER DI ACCHIAPPACARBONIO
Azienda Agraria Sperimentale Stuard
Università di Parma
Università di Bologna
Agriform
Azienda agricola Res Uvae.srl, Irene Rossi, Castell’Arquato (Piacenza)
Azienda agricola Ritorno al Futuro, Mario Marini, (Parma)
Azienda agricola Francesco Querzola, Borgo Val di Taro (Parma)
Il progetto RIFASA – RIqualificazione delle FASce fluviAli è di interesse per tutti gli agricoltori che hanno realizzato fasce tampone per proteggere i corsi d’acqua dall’inquinamento e dal ruscellamento provocati dalle attività agricole; gli obiettivi sono l’assorbimento e la biodegradazione degli erbicidi, l’incremento della sostanza organica nei terreni e la conseguente depurazione delle acque. La biomassa sfalciata dalle fasce tampone, attraverso pirolisi, viene trasformata in Biochar che, se applicato sui terreni e nelle fasce tampone limitrofe, contribuisce ad aumentarne l’efficacia depurativa.
I PARTNER DI RIFASA
Azienda Agraria Sperimentale Stuard
Università di Parma
Università di Bologna
Agriform
Azienda agricola Ganazzoli Filippo Mezzani (Parma)
Azienda agricola Fratelli Fanfoni Vicomero (Parma)
Azienda agricola Pavarani SS (Pavarani Paolo), Torrile (Parma)
Azienda agricola Dall’Olio Lorenzo e Claudio, Sissa Trecasali (Parma)
Consorzio della Bonifica Parmense