Il tema della mobilità è al centro del dibattito sull’ambiente: si parla di auto ibride e meno inquinanti oppure di veicoli intelligenti (ancora in fase sperimentale quelli senza guidatore). Ma anche la strada stessa sarà protagonista di un cambiamento epocale, abbandonando lo status di semplice supporto agli spostamenti per diventare qualcosa di più
La Route66, la storica highway statunitense che si estende per oltre 3.750 chilometri dalla città di Chigago (nello Stato dell’Illinois) fino a Santa Monica, in California, potrebbe diventare la centrale elettrica green d’America. Il progetto Solar Roadways prevede di sostituire tutto l’asfalto dell’autostrada americana con pannelli solari.
L’idea del progetto è stata di Scott e Julie Brusaw, marito e moglie residenti nello Stato dell’Ohio, ed è stata resa possibile grazie ai finanziamenti ottenuti mediante una campagna di crowdfunding attraverso la celebre piattaforma Indiegogo. Secondo il progetto, sarebbe possibile costruire un manto stradale non composto dall’asfalto, ma costituito da moduli esagonali contenenti pannelli solari per produrre energia green, che in grado di sopportare il peso dei mezzi pesanti, e con LED per l’illuminazione che potranno sostituire completamente la segnaletica orizzontale.
L’impianto preposto a riscaldare i pannelli sarà in grado di sciogliere neve e ghiaccio, di fatto rendendo superfluo l’intervento di spazzaneve e spargisale. Inoltre, la capacità drenante del manto potrà ridurre i rischi legati alle piogge.
Al momento i costi di questa trasformazione sembrano proibitivi: si stima infatti che la sostituzione dell’attuale manto stradale costerebbe allo Stato circa 50mila miliardi di euro, escluse le spese necessarie per la manutenzione. Con il passare degli anni però i prezzi dei pannelli però continuano a ribassarsi: dagli attuali quasi 3 euro per Watt arriveranno probabilmente a meno di 25 centesimi entro il 2050. Cifre che renderebbero fattibile il progetto Solar Roadways. Intanto lo Stato del Missouri sta già cominciando l’installazione del manto in un segmento pilota, che sarà completato entro la fine del prossimo inverno.