Shell Italia è stata iscritta nel registro dei contribuenti che operano in piena trasparenza con l’Autorità fiscale italiana
Shell Italia E&P, società del Royal Dutch Shell, è la prima azienda operante nel settore energetico in Italia ad essere stata ammessa al “regime di adempimento collaborativo” (“cooperative compliance”), previsto dal Dlgs. 128/2015.
La notifica è arrivata lo scorso dicembre, a valle dell’esito positivo delle verifiche effettuate dai funzionari dell’Agenzia durante gli oltre dodici mesi trascorsi dall’inoltro della domanda di ammissione da parte di Shell Italia E&P.
Il risultato rappresenta per Shell un ulteriore passo avanti nella ricerca di una sempre maggiore efficienza e trasparenza dei sistemi di controllo interni. Questo riconoscimento ha premiato, in particolare, il soddisfacimento di un requisito essenziale, ossia il possesso di un efficace sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale come parte integrante del più ampio Tax Control Framework.
Oltre all’obiettivo di instaurare un rapporto di fiducia tra l’Autorità fiscale e Shell Italia E&P, che punta ad accrescere il livello di certezza sulle questioni fiscali rilevanti, il regime di cooperative compliance consentirà a Shell Italia E&P di discutere preventivamente con l’Agenzia delle Entrate situazioni suscettibili di generare rischi fiscali prima della presentazione delle dichiarazioni fiscali.
Sarà possibile in tal modo gestire le situazioni di incertezza attraverso un confronto preventivo su elementi che, di fatto, possono comprendere anche l’anticipazione del controllo e si presta, pertanto, a prevenire e a risolvere anticipatamente le potenziali controversie fiscali.
Shell Italia E&P va così ad aggiungersi al gruppo delle aziende ammesse alla “cooperative compliance”, che ad oggi annovera Ferrero, Fineco, Leonardo, Prada e Unicredit.
Fonte Shell Italia