Si conclude il primo GET, il forum che ha fissato i parametri per delineare il percorso verso l’obiettivo Net Zero

4 Luglio 2024
Global Energy Transition Congress and Exhibition

Sulla base del successo dell’edizione inaugurale, l’edizione 2025 del Global Energy Transition Congress and Exhibition aprirà un nuovo capitolo nella missione di guidare l’innovazione e il progresso climatico a tutti i livelli del settore.

 

GET, Global Energy Transition Congress and Exhibition,  si è concluso ieri a Milano, dopo tre giorni di dialogo e confronto mirati all’azione tra Ministri dell’energia, CEO, imprenditori ed esperti di transizione energetica

La terza e ultima giornata della conferenza si è concentrata sulle soluzioni necessarie per rendere la transizione energetica globale una realtà e sui potenziali percorsi di decarbonizzazione all’interno dell’industria energetica e non solo. Rivolgendosi ai delegati su questa nuova opportunità industriale e sul ruolo critico dell’innovazione, il Sen. Adolfo Urso, Ministro italiano delle Imprese e del Made in Italy, ha aperto la terza giornata ribadendo l’importanza della cooperazione intersettoriale per consentire a questo ecosistema di svilupparsi: 

“L’ambizione europea di diventare il primo continente a emissioni nette zero e di farlo affermandosi come leader nella produzione delle tecnologie clean e innovative richiede un lavoro corale su numerosi piani. I prossimi anni porteranno a cambiamenti radicali per la società intera. Per supportarli è necessario uno sforzo congiunto e un’unità di intenti tra il settore energetico, gli ecosistemi industriali ad alte emissioni di gas serra, il settore finanziario e i policy maker. Questa consapevolezza fa di GET un appuntamento strategico e una piattaforma ideale per  scambiare idee e soluzioni, per accelerare il passo verso la transizione energetica globale, mettendo a confronto i diversi approcci su iniziative e progetti concreti” ha dichiarato il Ministro Urso.

“Il Governo italiano è a fianco delle imprese nella transizione ecologica dei processi produttivi e nella riconversione della produzione di nuove tecnologie clean. Il MIMIT, in particolare, ha destinato oltre 8 miliardi di euro a questa finalità: 6,3 miliardi per il Piano Transizione 5.0 e oltre 1,7 miliardi per i contratti di sviluppo ‘Net Zero, Rinnovabili e Batterie’ per il rafforzamento delle catene di produzione dei dispositivi utili per la transizione ecologica. Siamo impegnati, al contempo, nel supportare l’innovazione delle imprese in progetti strategici in questi ambiti, in particolare con gli Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo (IPCEI) nel settore dell’idrogeno, delle batterie e della microelettronica ha concluso il Ministro delle Imprese e del Made in Italy.

Stime recenti mostrano che i mercati dei capitali hanno riconosciuto l’opportunità di questa nuova direzione del settore, con investimenti globali nella transizione energetica che hanno raggiunto la cifra record di 1.800 miliardi di dollari nel 2023, con un aumento del 17% rispetto all’anno precedente. GET24, Global Energy Transition Congress and Exhibition, ha rappresentato la piattaforma attraverso la quale questi investimenti potranno contribuire ad accelerare e scalare progetti innovativi e raccogliere ulteriori capitali necessari per avere un impatto decisivo sull’accelerazione della transizione energetica. 

Il terzo giorno della conferenza ha rispecchiato questa iniziativa collettiva di cambiamento, con la partecipazione di relatori e decision makers in prima linea nella transizione, come Bryan Glover, Chief Technology and Growth Officer di Honeywell, Simon Flowers, Presidente e Chief Analyst, Wood Mackenzie, Taciana Peão Lopes, co-fondatrice di Mozambique Women of Energy, Tze San Koh, Presidente China Gas Marketing, ExxonMobil e Nik Gowing, fondatore e co-direttore di Thinking the Unthinkable. 

Tra i momenti salienti della giornata, un’analisi approfondita dei percorsi per la decarbonizzazione delle forniture idriche globali, con il co-fondatore e vicepresidente di Zhero, Paddy Padmanathan, che ha offerto una visione per migliorare l’accesso all’acqua pulita, in un settore che attualmente è ad alta intensità energetica. Tra i maggiori esperti di innovazione nel campo della desalinizzazione, Padmanathan ha condiviso ciò che ritiene necessario per realizzare questo obiettivo:

“Dobbiamo ridurre l’uso, non compromettere la qualità della vita. Questo obiettivo può essere raggiunto eliminando gli sprechi, applicando le conoscenze e la scienza di cui già disponiamo e utilizzando strumenti di marketing e comunicazione in grado di educare all’utilizzo e al comportamento.

Ieri, il Programma Changemakers ha promosso coinvolgenti dibattiti sulla necessità di bilanciare l’accelerazione della decarbonizzazione e l’accessibilità all’energia. Con l’intervento chiave “Lombardia:  motore della crescita economica high-tech in Europa”, Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda, ha offerto una panoramica sulle dinamiche di mercato e sulle innovazioni che consentono il progresso in Italia e in tutto il continente europeo:

Ridurre le emissioni è un obiettivo comune su cui le imprese italiane, a cominciare da quelle del nostro territorio, stanno lavorando  da tempo attraverso importanti investimenti in sostenibilità e innovazione. La decarbonizzazione è il punto di arrivo da raggiungere attraverso una transizione, quella ecologica, che deve basarsi sul principio di neutralità tecnologica, senza escludere fonti a priori, danneggiando intere filiere industriali. Oggi chiediamo quindi alla nuova Commissione Europea un approccio che non sia più ideologico per tutelare quel tessuto industriale che porta l’UE ad essere la seconda manifattura al mondo dopo la Cina e davanti agli USA. La prossima sfida è rappresentata dal costo dell’energia, strutturalmente più alto in Europa. Chiediamo a tutti gli attori coinvolti di lavorare per la creazione di un mercato integrato dell’energia che garantisca prezzi stabili e coordinati all’interno dell’UE. A questo si aggiunge la necessità di un utilizzo efficace delle fonti energetiche attraverso un vero mix che prevede l’efficientamento, le rinnovabili, le tecnologie a basso contenuto di carbonio e, in particolare per le imprese del nord Italia, l’energia nucleare pulita, moderna e sicura. Solo così riusciamo a garantire la competitività delle imprese e a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione fondamentali per il Pianeta”.

La sessione finale della giornata è stata condotta dallo Steering Committee dI GET, composto dai principali attori dell’ecosistema energetico. Riflettendo sulle sfide e sulle opportunità derivanti dalla transizione energetica, è emersa l’importanza di raccogliere i diversi settori per costruire un percorso inclusivo verso la crescita verde, come sintetizzato da Katrien Verlinden, Presidente e CEO di Saipem America, Saipem Canada e Saimexicana:

“I governi possono davvero favorire il finanziamento della transizione energetica da parte del settore privato, ma per farlo devono mettere in atto politiche chiare e schemi di incentivazione. Molti si stanno già rimboccando le maniche anche se non se ne parla ancora molto. Credo che le aziende debbano collaborare meglio con i politici e le istituzioni finanziarie e assicurare che non ci siano malintesi sulla chiarezza di queste politiche. Dobbiamo rispondere alle esigenze immediate e trovare un modo per raggiungere subito la fase FID (Financial Investments Decision) dei progetti a basse emissioni di carbonio, senza ulteriori ritardi“.

Grazie agli approfondimenti delle voci più autorevoli a livello mondiale in materia di energia, politica, tecnologia e finanza, il primo Global Energy Transition Congress and Exhibition, quale Forum di alto livelloha fissato i parametri per delineare il percorso verso l’obiettivo “Net Zero” e una transizione energetica rapida ed equa. Sulla base del successo dell’edizione inaugurale, l’edizione 2025 aprirà un nuovo capitolo nella missione di guidare l’innovazione e il progresso climatico a tutti i livelli del settore.

 

 

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