La riduzione dei consumi è possibile se si agisce anche sugli impianti ad aria compressa
Fra i tanti interventi possibili per ridurre la spesa energetica in ambito industriale è importante la possibilità di intervenire sulla riduzione dei consumi legati all’utilizzo dell’aria compressa nei processi produttivi aziendali, interventi che possono essere poco invasivi ma in grado di dare buoni risultati in termini di risparmio.
È quanto è stato realizzato in Covestro (ex Bayer MaterialScience), leader a livello mondiale nel settore dei polimeri, quindi delle materie plastiche quali il policarbonato, le materie prime poliuretaniche, il coating e gli adesivi.
A seguito di un’attenta attività di analisi, supportata dai risultati ottenuti da strumenti di misura relativi alla produzione e alla distribuzione dell’aria compressa, sono stati individuati e realizzati i seguenti interventi lungo tutte le fasi del ciclo dell’aria.
- in ambito produzione è stato inserito un compressore a velocità variabile e sono stati inseriti inverter sui ventilatori del trasporto pneumatico;
- in ambito distribuzione si è provveduto all’eliminazione metodica e ricorrente delle perdite lungo la rete;
- in ambito ottimizzazione delle utenze è stato modificato il sistema di asciugatura del prodotto per evitare l’utilizzo di aria compressa.
“Gli interventi effettuati hanno permesso di ottenere, oltre ai benefici del meccanismo dei certificati bianchi (258 TEE), risparmi complessivi per 1.381 MWhe, quindi circa 200.000 euro di evitati consumi elettrici, considerando il costo dell’energia 150 Euro/MWh”, afferma Giuseppe Caruso, Fondatore e Direttore Tecnico di SOLGEN. “È importante sottolineare che, in questo caso come in altri, la collaborazione fra fornitori di tecnologia e Energy Service Company è fondamentale, in un gioco di squadra nel quale la ESCo mette a disposizione le sue capacità progettuali e di consulenza nel settore dell’energia. In questo caso abbiamo utilizzato gli strumenti di misura di Atlas Copco, i quali da un lato hanno messo in evidenza le perdite di pressione dei compressori, dall’altro hanno permesso di simularne la sostituzione dando una stima ex-ante dei possibili risparmi”.
“Il 70% del costo nella vita di un impianto ad aria compressa è dovuto al consumo di energia”, afferma Luca Bicchierini, Airchitect/Sector Manager/Operative Lease/ESCO and Energy/ Crepelle/ES/CT Division di ATLAS COPCO. Bicchierini afferma anche che “l’efficienza energetica è per noi un settore di grande importanza, nel quale la collaborazione con società di consulenza nel settore energetico gioca un ruolo fondamentale per dare ai nostri clienti un servizio coerente con le loro esigenze di riduzione dei consumi”.
Fonte: SOLGEN