Il terminale di rigassificazione Adriatic LNG è di nuovo a pieno regime per la sicurezza del energetica del Paese
Adriatic LNG è tornata a pieno regime fornendo il proprio contributo nell’affrontare l’emergenza freddo, dopo le difficoltà sperimentate recentemente nella discarica di gas naturale liquefatto a causa delle avverse condizioni meteo-marine.
Dopo mercoledì 28 febbraio, data in cui il terminale Adriatic LNG ha erogato 20,8 milioni di mc di gas avvicinandosi al 100% della capacità nominale di rigassificazione, nella giornata del 1° marzo Adriatic LNG ha battuto il proprio record di sendout giornaliero: il terminale ha erogato circa 27,5 milioni di mc di gas, segnando il un nuovo primato dall’inizio delle operazioni del terminale per quanto riguarda il quantitativo immesso nella rete nazionale dei metanodotti gestiti da Snam Rete Gas.
Adriatic LNG ha utilizzato la punta della capacità massima di rigassificazione, pari al 20% in più della capacità nominale, raggiungendo quindi il 120%.
Il terminale di rigassificazione svolge un ruolo strategico nello scenario energetico nazionale, incrementando la capacità d’importazione di GNL e la diversificazione delle fonti di approvvigionamento del gas e rendendo così più sicuri i rifornimenti energetici del Paese.
Terminale GNL Adriatico Srl, nota anche con il nome di Adriatic LNG, è la società che gestisce il terminale di rigassificazione situato nell’Alto Adriatico, a circa 15 chilometri dalla costa veneta.
Fondata il 2 maggio del 2005 e partecipata da Qatar Petroleum, ExxonMobil e Snam, Adriatic LNG rappresenta una realtà solida nel panorama industriale italiano con circa 125 dipendenti, dislocati nelle tre sedi di Milano, Porto Viro e il terminale offshore.