Il Gruppo Hera è stato premiato durante la sesta edizione del premio Top Utility Analysis, che analizza e promuove le performance delle più importanti aziende di pubblico servizio del Paese
Raggiungere livelli di eccellenza in un ambito o settore non è impresa semplice, confermarsi negli anni lo è ancora meno. È quanto è riuscito a fare il Gruppo Hera in occasione della sesta edizione della Top Utility Analysis, che ha individuato nell’azienda bolognese la migliore in Italia per la sostenibilità, tra le 100 principali società di pubblico servizio del Paese.
L’indagine, redatta dalla società indipendente Althesys, ha premiato Hera per “l’attenzione all’uso efficiente dell’energia e delle risorse, per i migliori risultati in tema responsabilità sociale e per il ruolo centrale che la sostenibilità ricopre nelle strategie dell’azienda”. Il riconoscimento bissa quello già ottenuto nello stesso ambito nel 2015 e si va ad aggiungere al premio Top Utility Assoluto ricevuto nel 2013 e al Top Utility Comunicazione del 2014.
Comune denominatore di tutta la realtà aziendale, la sostenibilità è oggetto ogni anno di una specifica rendicontazione che assicura a tutti gli interlocutori un’informazione completa e tempestiva sugli impatti sociali e ambientali del Gruppo. Un bilancio di sostenibilità in continua evoluzione che, dopo aver introdotto lo scorso anno l’indicazione della quota di Margine operativo lordo generata da attività che rispondono alle priorità dell’Agenda Globale Onu al 2030, nella prossima edizione sarà profondamente rivisto per rappresentare in maniera sempre più efficace la diretta corrispondenza tra azioni e contributo offerto allo sviluppo sostenibile del territorio e alle sfide per il cambiamento.
Una dimostrazione in tal senso proviene dall’impianto per la produzione di biometano in corso di realizzazione a Sant’Agata Bolognese, che entrerà in esercizio nell’ultimo quadrimestre del 2018, citato anche dal Global Compact come esempio a livello mondiale per il conseguimento dell’obiettivo 7 dell’Agenda Onu (“Energia pulita e accessibile”). A regime, grazie all’impiego delle più innovative tecnologie di digestione anaerobica e upgrading, la struttura consentirà di produrre ogni anno dalla raccolta differenziata dell’organico oltre 20.000 tonnellate di fertilizzante naturale di alta qualità e circa 8 milioni di metri cubi di biometano, combustibile rinnovabile al 100%. Un progetto importante di riconversione e ammodernamento di un sito esistente, senza consumo ulteriore di suolo, che consentirà di evitare l’utilizzo di oltre 6.000 tonnellate di petrolio l’anno e che rappresenterà nel concreto la perfetta chiusura di un circolo virtuoso. Un cerchio nel quale si parte dalle famiglie utilizzando gli scarti provenienti dalla cucina di casa (il rifiuto organico differenziato), e si torna al territorio, grazie all’immissione in rete del gas prodotto, ad esempio per alimentare mezzi privati o del trasporto pubblico, con immediati benefici per la qualità dell’aria.
“Siamo molto orgogliosi di vedere nuovamente premiato il nostro impegno nella sostenibilità” – è il commento di Filippo Bocchi, Direttore Corporate Social Responsibility del Gruppo Hera – “Una conferma che valorizza e tiene in giusta considerazione anche la capacità di Hera di sviluppare modelli e strumenti innovativi per anticipare le tendenze e fornire risposte concrete alle esigenze e alle sensibilità del territorio. Abilità a cui contribuisce iMandate, ideale stimolo per il miglioramento continuo. Gli obiettivi in ambito ambientale e sociale, anche per il tramite del percorso tracciato dall’Agenda Onu, peraltro, sono entrati in maniera significativa nella pianificazione strategica del Gruppo e contribuiscono a tracciare la rotta. Diventa, pertanto, sempre più indispensabile fornire una rendicontazione puntuale nel nostro bilancio di sostenibilità che, anche nella prossima edizione, saprà rinnovarsi confermando il massimo livello di aderenza ai principali standard internazionali”.
Fonte Gruppo Hera