Le microplastiche non dovranno più essere contenute nei cosmetici da risciacquo ad azione esfoliante o detergente
Dal 9 gennaio 2018 è entrato in vigore nel Regno Unito il divieto di produrre cosmetici contenenti microplastiche. La nuova normativa riguarda nello specifico le microperle a base di materie plastiche, che vengono spesso utilizzate nella produzione di creme esfolianti, dentifrici e gel doccia.
Questo tipo di sostanze sono particolarmente dannose per l’ambiente, infatti sono state spesso indicate da Greenpeace e il WWF come i principali inquinanti dei corsi d’acqua e degli oceani.
Il Ministro dell’Ambiente dell’UK Thérèse Coffey ha ribadito che il divieto sarà esteso anche alla vendita di questi prodotti nei prossimi mesi: “I mari e gli oceani del pianeta sono tra i beni più preziosi che possediamo e sono risoluta a intervenire per affrontare il problema delle plastiche che mettono a rischio la nostra preziosa fauna marina”.
“Le microplastiche sono inutili poiché sono disponibili molte alternative naturali e sono lieta che i produttori di cosmetici non possano più aggiungere questi materiali dannosi ai loro prodotti da risciacquo – ha spiegato il Ministro – raggiunto questo traguardo, esploreremo come estendere il divieto a livello mondiale e affrontare altre forme di rifiuti plastici”.
Questa svolta a favore dell’ambiente è stata già intrapresa da altri Paesi nel mondo: negli Stati Uniti le microplastiche sono state vietate nel 2015, mentre quest’anno analoghi divieti entreranno in vigore anche in Canada e Nuova Zelanda.
In Italia la situazione è la seguente: il divieto di vendere prodotti cosmetici contenenti microplastiche è stato inserito nella Legge di Bilancio 2018, già approvata alla fine dell’anno precedente, ma tale provvedimento entrerà in vigore solo a partire dal 1° gennaio 2020.