YuMi, il robot collaborativo di ABB, è stato utilizzato per supportare gli ospedali nei test per il Coronavirus grazie a un’applicazione progettata al Politecnico di Milano in collaborazione con ABB e l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, che ha sviluppato il test sierologico. A regime, YuMi potrebbe essere in grado di automatizzare fino al 77% delle operazioni necessarie per svolgere i test e analizzare fino a 450 campioni/ora.
Della automatizzazione parziale del protocollo dei test sierologici si è occupato Andrea Zanchettin, Dottore di Ricerca con esperienza nella robotica collaborativa e oggi professore associato al Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano.
Zanchettin ha progettato l’applicazione e programmato YuMi, un robot in grado di automatizzare il “pipettaggio” delle piastre a pozzetti usate nei test sierologici.
Per ogni test effettuato su un singolo paziente, un tecnico di laboratorio deve azionare il pistoncino della micropipetta 8 volte: il pollice umano deve fare circa 2 cm di corsa con una forza di 1,5 kg. Fare migliaia di test significa che l’operatore deve eseguire quel movimento ripetitivo migliaia di volte. È un gesto impegnativo, stressante e usurante che può comportare patologie cliniche specifiche come l’infiammazione del tendine che mantiene il dito in posizione sollevata.
Il robot ha due bracci: sul sinistro è montata la micropipetta, sul destro una “mano” con due dita che serve a movimentare le piastre. Il tecnico riempie con il siero del paziente una piastra a pozzetti, fatta in modo tale che la componente proteica del virus, se presente, si attacchi alla plastica. Poi la piastra va lavata dell’eccesso: YuMi si occupa proprio di questo passaggio. Il tecnico posiziona le piastre da lavare sopra a un vassoio equipaggiato con un sensore di peso, che avvisa YuMi quando deve attivarsi e “pipettare” il liquido di lavaggio dentro i pozzetti. Il robot preleva la piastra e la sposta in posizione, preleva da un serbatoio la soluzione di lavaggio e riempie la piastra. Poi ri-preleva la soluzione da ciascun pozzetto e la elimina. In totale impiega circa 3 minuti per compiere tutta l’operazione.
“Le automazioni collaborative robotizzate hanno un ampio potenziale nel settore medicale”, afferma Oscar Ferrato, Collaborative Robots Product Manager in ABB. “Come ABB siamo contenti di avere contribuito allo sviluppo di questo interessante e innovativo progetto”.